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 No.10550

In fondo al maarrr…

 No.10551

File: IMG_9387.mp4 (291,74 KB, 640x352)

Ce la caveremo bros!

 No.10552 SALVIA!

inb4 la mandria di finocchi che consumano prodotti per bambini e adolescemi che comincerà a spergare perché è nera

 No.10553

Solito remake dozzinale che venderà tra hate watching e nostalgia. Ormai hanno imparato che mettendo un attore nero riescono a spostare tutte le critiche sul piano razziale, facendo parlare le persone e trasformando il film da prodotto a lotta ideologica.

 No.10554

>>10553
Meglio, qualsiasi cosa che faccia sbattere i piedini agli analfabeti funzionali è sempre la benvenuta. Sai che bello se tra 5 anni rifanno la Sirenetta con un'attrice indiana? E dopo 5 anni ancora con un'asiatica? E ogni 5 anni, anon sbatterà i piedini, continuando a ripetere sempre le stesse cose.

 No.10555

>>10554
Però devi ammettere che mettere la negra in fondo al mare apre a centinaia di possibili meme sui barconi, sullo stretto di sicilia etc, insomma ha almeno questo innegabile pregio.

 No.10556

>>10555
Trovo più curioso come anon larpi tanto da anti sistema e tipo duro dell'internet ma poi è sempre il primo a consumare prodotti d'intrattenimento di massa.

 No.10558

>>10556
Non tutti gli Anon sono uguali, immagino.
Però il fatto che su /cul/ ci siano quasi solo film, serie tv e roba del genere depone statisticamente a tuo favore.

 No.10559 SALVIA!

Secondo me l'odio è più per l'ennesimo remake/reboot/sequel/prequel che per il fatto che sia nera. La gente vorrebbe vedere qualcosa di nuovo.

Comunque salvia per ennesimo thread su un cazzo di trailer dove anon sperga e poi non si prende neanche la briga di guardare il film quando esce e criticarlo bene (vedi il thread su Pinocchio).

 No.10562

File: 1663011095770.png (149,25 KB, 653x864)

File: 343da5e02924ac2145730ea2a….webm (368,94 KB, 1270x360)


 No.10564

vabbè è ambientato ai caraibi ci sta che è negra, non capisco però i capelli rossi

 No.10566

>>10562
È piuttosto interessante. Non tanto per la rimozione del woke quanto per il fatto che se è possibile avere un film personalizzato recitato da attori di mia scelta, che senso ha pagare le star del cinema come…ehm, star del cinema?

 No.10567

>>10566
>the congress

>>10562
l'idea di gruppi reazionari che deglobalizzano i prodotti globalisti con il potere del learntocode mi sballa un sacco, spero distruggano hollywood.

 No.10568

>>10567
>>the congress
Se avrei dovuto cogliere, non ho colto.

 No.10569

>>10568
È un film sci-fi che parla di queste cose.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/The_Congress

 No.10570

Piccola curiosità.
Secondo voi di cosa tratta la favola della sirenetta? Non la versione disney.
Voglio dire, a me sembra davvero chiaro. C'è una ragazza che s'innamora a prima vista di un belloccio che neppure conosce, scappa di casa, diventa una reietta (il fatto che non può tornare in mare) il principozzo la manda a fanculo, e lei muore.
La morale dovrebbe essere chiara: non buttar via la tua vita per il primo belloccio che incontri.
Ma tutte le volte che ne parlo da altre parti mi dicono: "no statte zitto, non centra un cazzo, questo è l'autore che dichiara la sua frociaggine".
Cos'è che mi sfugge?

 No.10571

>>10566
Disney manda lo strike appena lo caricano su qualsiasi sito, la sirenetta è negra rassegniamoci

 No.10572

>>10570
Il fatto che (leggendo la trama su wikipedia) Ariel viene premiata per aver amato il principe, in quanto diventa capace di andare in paradiso.
L'amore stesso per il principe era parte di un pacchetto in cui lei sarebbe diventata umana con un'anima.

Il problema non è l'aver amato il diverso. Il problema era non potersi esprimere, in quanto la mancanza di voce di Ariel portò il tipo a sposare un'altra principessa.

 No.10573

>>10570
In effetti l’autore era frocio e si era innamorato di un uomo mai stato ricambiato ed è stato pure al matrimonio, da questa delusione elabora la sirenetta.

 No.10574

>>10570
Alla fine in realtà diventa una favoletta morale come tante altre, con lei che soffre se un bambino fa una cosa cattiva e invece si avvicina al paradiso se un bambino fa una cosa buona.

 No.10575

>>10574
E' proprio questo il fatto che la menata sull'anima mi fa pensare a un addolcimento della pillola fatto per i bambini.
Come il cacciatore che viene a salvare cappuccetto rosso alla fine.
E' praticamente solo per non traumatizzarli con un "e dopo essere uscita di senno per gelosia e disperazione, e cercato di ammazzare il principe che l'ha rigettata, lei si è suicidata".
Ma invece tutti gli altri si fanno segoni pazzeschi su come l'anima della sirenetta significa che a Handersen piace farsi sfondare il culo, e quella è tutta la morale della favola.

 No.10576

>>10575
>, e quella è tutta la morale della favola.
Oppure non c'è una vera morale, ma semplicemente è una storia di un amore impossibile basato sull'esperienza dell'autore

 No.10577

>>10576
O forse un qualsiasi testo può essere letto in molteplici modi, anche totalmente alieni alle intenzioni dell'autore.

 No.10578

>>10576
Le favole hanno sempre un qualche tipo di morale. E' quello lo scopo.
Cappuccetto rosso è praticamente "non andare in giro da sola per boschi, ci stanno i "lupi" a cui piacciono molto le bambine sole in luoghi isolati" i 3 porconi è "non essere uno sfaticato e fai le cose per bene, altrimenti al "lupo" gli basta un soffio per mettertelo in culo" il bambino che grida al lupo è "urla solo quando ce l'hai in culo per davvero, altrimenti il lupo non te lo sfila da li nessuno e ti riempe come un gavettone". Insomma ci siamo capiti.
Con delle tematiche talmente ovvie mi sembra che il salto in logica più lungo e piroettato è quello di vedere la sirenetta come la storia della frociaggine di Handersen. Che per di più è un concetto venuto fuori solo negli anni '90 per via di un proto-SJW che cercava frocismi di "rappresentanza" in vecchie favole.

 No.10582

File: fiaba.mp4 (1,43 MB, 320x426)

alla fine è solo un film e serve ad emozionare i bambini

 No.10583

>>10582
Confine sottilissimo fra gioia innocente per l'identificazione e l'assimilazione di un discorso razziale ormai pervasivo.
Se quel paese non fosse preda ogni volta della moda di turno sarei poco preoccupato. Chissà come la penseranno queste generazioni fra 20 anni

 No.10584

>>10583
>Confine sottilissimo fra gioia innocente per l'identificazione
e cosa ci sarebbe di male se una bambina si identifica in un personaggio di un film per bambini

 No.10585

>>10584
Ma nulla infatti, pensavo fosse sottointeso quando ho scritto "innocente"

 No.10588

>>10582
fa andare i bambini neri al cinema, il film lo vedranno loro e gli woke… $$$$$ facili

 No.10592

File: Cotton_Comes_to_Harlem_(19….jpg (31,48 KB, 255x391)

>>10588
Blaxploitation 4.0?

 No.10594

>>10578
Ariel è un favola solo nel nome, non farti distrarre. Non c'è una vera morale, anche tutto il discorso sul non far piangere Ariel è messo li dopo e si vede. Vi ricordo che lei, amando il diverso, di fatto diventa immortale ed andrà in paradiso. Non è una storia per mettere in guardia i bambini.

Ripeto, è una storia tragica di amore, visto che Handersen era omosessuale l'associazione è facile.

 No.10595

>>10594
Sì ma l'associazione la fai tu basandoti sul contesto, sulla vita privata dell'autore.
Io non faccio associazioni, io prendo la fine della storia e te la mostro, dicendo che è così perché è letteralmente scritto nel testo. E chi legge il testo capirà molto probabilmente ciò che dico io, o capirà altro, ma in nessun caso chi legge il testo capirà che parla di omosessualità non corrisposta.

 No.10596

>>10582
sono così deluso dal fatto che ai figli delle nuove generazioni, nonostante i passi avanti fatti negli ultimi decenni, venga comunque insegnato l'immedesimamento in una somiglianza fisica prima di una caratteriale, sembra che nessuno voglia veramente debellare il razzismo a differenza di quello che si dice

 No.10597

>>10596
È così da sempre. Forse oggi abbiamo strumenti legali e culturali per mitigare il fenomeno, ma l'identificazione in un gruppo razziale e la percezione degli altri gruppi razziali come nemici è inscritta nel cervello da prima che fossimo umani, non si toglie con qualche anno di storielle.
Si può però creare una condizione dove non sia conveniente identificarsi in un gruppo e combattere gli altri, ed è quello che molte società stanno faticosamente cercando di fare da un secolo.

 No.10598

File: 306826348_3314866408769640….jpg (69,15 KB, 720x758)

File: 306948004_3314866668769614….jpg (427,46 KB, 1705x2015)

ITT:

 No.10599

>>10598
Ma quelli della colonna centrale chi cazzo sono? Tutti personaggi di fumettini tranne la sirenetta?

 No.10600

>>10595
Si ma anche no, tutto parte da >>10570 dove dice (dici?) che la morale è di non buttare via la vita per un belloccio.
Il fatto è che nel testo quello che viene descritto è letteralmente il contrario, ovvero sia lei viene salvata dall'amore per il tipo anche se lui non la sposa.


>in nessun caso chi legge il testo capirà che parla di omosessualità non corrisposta.

No, capirà che è la storia di un amore impossibile, e l'omosessualità è una delle motivazioni per un amore del genere.


>>10596
>>10598
Non dico niente o mi prendo un ban, come è già successo, ma sarebbe da discutere sulla differenza tra attore e personaggio, ed il fatto che culturalmente siamo regrediti talmente tanto che non sappiamo distinguere le due cose.

 No.10601 SALVIA!

>>10600
L'aspetto dell'attore caratterizza il personaggio come tutto il resto. È sempre stato così per il cinema. I registi hanno sempre scelto degli attori anche in base al fisico.

 No.10602

>>10596
>venga comunque insegnato l'immedesimamento in una somiglianza fisica prima di una caratteriale
È così che funzioniamo, non c'è bisogno di insegnarcelo. Ci aiutava quando vivevamo in tribù da 150-200 persone in competizione per risorse limitate, ora in una società estremamente più complessa è d'intralcio. Guarda, sai sperimentalmente qual è condizione minima per cui una persona si consideri parte di un gruppo e si metta a favorire chi è dentro con lui vs chi è fuori? È sufficiente che lo sperimentatore gli dica che appartiene ad un gruppo e che quelli sono i suoi compagni, fa niente se quello che hanno in comune è aver sovrastimato (o sottostimato) la lunghezza in cm di una linea sullo schermo.
>>10600
>differenza tra attore e personaggio
Netta nel teatro, ma nel cinema è diventa molto fumosa nel momento in cui il medium si è presentato (o è stato visto, o entrambi) come un'illusione della realtà, non una sua interpretazione in costume. Non la vedo necessariamente come una regressione, anche perché questa cosa è vecchia: già i primi spettatori avevano paura del treno che si avvicinava sullo schermo. In un certo senso è una cosa naturalissima per il video.

 No.10604

>>10600
>differenza tra attore e personaggio
la voce è la cosa più importante di un attore. dall'etrusco phersu ‘maschera’, impersonare viene da persona, ovvero dalla maschera si passa al personaggio.
Infatti proprio dalle maschere greche che erano fisse si percepiva solo la voce

 No.10605

>>10602
>Non la vedo necessariamente come una regressione,
Io si, anche se è una regressione relativa: il nostro cervello è abbastanza evoluto da capire la differenza a teatro, quando ci sono maschere vere e proprie. Ma i media si sono evoluti ancora più velocemente, e facciamo ancora fatica a capire che quello che vediamo su uno schermo non è reale. Per dire, anche i documentari,

Io con capire intendo a livello emozionale/viscerale, ovviamente chiunque sia normalmente funzionante sa, a livello intellettuale/quando ci pensa, che quello che vede non è reale. Quindi si, se vogliamo un messaggio di speranza possiamo dire che rispetto ad un secolo fa abbiamo fatto passi avanti.

 No.10606

>>10605
>facciamo ancora fatica a capire che quello che vediamo su uno schermo non è reale
Appunto facevamo fatica e la facciamo ancora, la faremo sempre, la regressione sta nella manipolazione sempre più scientifica (paradossalmente) ti tutta la comunicazione, quello sì. Ma nel cinema si riflette secondariamente, è un po' lo "spirito del tempo" comunicare in questo modo.
>intendo a livello emozionale/viscerale
No no quello lo avevo capito, ho davanti l'esempio di mia cugina 17enne che si attacca un po' troppo ai personaggi delle serie tv. Ma si tratta di problemi nel gestire le proprie emozioni da parte del pubblico combinato ad una scrittura mirata a sfruttarli.
>rispetto ad un secolo fa abbiamo fatto passi avanti
Adesso che ci penso meglio siamo migliorati perché abbiamo familiarizzato e padroneggiato il video, ma dagli anni '60, i giovani e giovanissimi sono progressivamente diventati un mercato pubblicitario fra i più importanti, pensa alla differenza fra anni '70 e '80 nel consumismo in Italia. Una regressione c'è stata in un certo senso, ma diventa difficile considerare "normale adolescenza", comunicazione o rapporto con i media durante gli ultimi 80 anni come una singola causa, nè come singola manifestazione della regressione.

 No.10609

comunque l'attrice è stata scelta anni fa principalmente per la voce, dato che è una cantante e il film/cartone è pieno di canzoni

 No.10610

File: Los niños están encantados….mp4 (1,55 MB, 320x568)

>>10582
Chi vincerà la battaglia?

 No.10616

>>10598
Bella twitterata. Tornatene li ora e portati dietro la tua spazzatura.

 No.10619

>>10584
Ah, quindi non
>è solo un film e serve ad emozionare i bambini
Ma risponde a precise strategie politiche e culturali.

 No.10637

>>10602
>non serve insegnarcelo
E allora potrei chiedere come mai viene ancora assecondato, questo comportamento "problematico" intrinseco nell'essere umano, visto che ormai è un nostro obiettivo sociale è eliminare completamente ogni tipo di pregiudizio riguardante le caratteristiche fisiche. Come mai ci sono ancora persone che celebrano quando il loro gruppo identitario "vince sul nemico"? In questo caso basterebbe non dare segnali positivi alla bambina quando nota semplicemente il colore della pelle dell'attrice, ma solo quando non so, aiuta dei pesci ad uscire da una rete o canta magnificamente per il principe o chi per lui

 No.10638 SALVIA!

lol sinegretta

 No.10639

File: 307293124_1438495329996703….jpg (103,29 KB, 843x843)

>>10616
Quale sarebbe il problema, anon?

 No.10640

File: sirabee20220610amaukisumi….jpeg (243,85 KB, 904x1200)

Doveva essere cipanghese così erano contenti tutti.

 No.10658

File: egyptians.jpg (147,51 KB, 1600x1030)

File: iranian.jpg (62,77 KB, 670x446)

>>10639
2 degli attori almeno ci provano a passare oer cinese e negro.
Gli altri 2 sono personaggi pressocchè bianchi di loro.
Sei davvero un pezzo di twitter anon.

 No.10661 SALVIA!

>>10639
Ma nella pic sono tutti film fatti da e rivolti a "bianchi", è normale che siano quindi interpretati da "bianchi".

 No.10662

un applauso ai dirigenti disney che hanno trovato un modo per far pubblicizzare l' ennesimo ripetitivo filmino ai coglionazzi indignati

 No.10666

File: vauro.jpg (71,25 KB, 570x584)


 No.10675

File: Disney princesses by date.png (1,04 MB, 1548x534)

>>10637
>come mai viene ancora assecondato
perché non siamo minimamente consapevoli di quanto siamo sociali in realtà. Leggiti due cose su come normalmente in un gruppo atteggiamenti ed opinioni convergono verso una media e come cambiando il gruppo di riferimento (classico esempio, famiglia-amici) queste cambiano a loro volta. È quello che rende così pericolose e "naturali" le bolle di informazione.
>è un nostro obiettivo sociale è eliminare completamente ogni tipo di pregiudizio riguardante le caratteristiche fisiche
Irraggiungibile. Anche perché devi ripartire da zero per ogni persona che nasce.
Un bambino di poche ore (sì, ore) preferisce guardare volti simmetrici rispetto a volti asimmetrici. La discriminazione è possibile solamente perché percepisci delle differenze, e una differenza può essere qualsiasi cosa, siamo andati tutti a scuola, questo fatto è evidente.
>basterebbe non dare segnali positivi alla bambina quando nota semplicemente il colore della pelle dell'attrice
Ma il segnale positivo viene da dentro la bambina. Come fai a togliere quel rinforzo? Ammesso che il rispecchiamento e l'identificazione siano abbastanza semplici da essere suscettibili di un semplicissimo condizionamento buono per un cane.

>>10662
Questo. Pic relata.

 No.10677

ho un'amica nera, padre americano e madre italiana nata in italia e quando eravamo piccoli, a carnevale lei si vestiva ogni anno da una principessa disney in particolare da Belle, non ha mai avuto problemi ad identificarsi in una principessa non nera, non ha mai rotto il cazzo o fatto allusioni alle minoranze o alle differenze, nemmeno sui profili social, sarà perché di famiglia ricca? la madre è stata in commissione parlamentare con AN, imprenditrice, padre traduttore per l'onu.

 No.10679

>>10677
Quelli che la esaltano sono gli Afro-Americani che vivono in comunità-ghetto. La tua amica fa parte di un elite globalizzata che non ha questa identità "negra".

 No.10688

>>10679
Disney è messa male se punta a loro

 No.10689

File: Abraxas.jpg (300,71 KB, 1000x1420)

La sirena come trasmessa da Andersen è una figura del folclore indoeuropeo, quindi è giusto che una sua rappresentazione ne rispecchi i canoni di arianità.
Quella della Disney è un'operazione politica, tassello di un piano il cui scopo finale è la distruzione culturale, spirituale e biologica della razza europea.

>sì ma non è una figura storica

Appunto, è una cosa ancora più delicata: è un simbolo

>vale di più la pippa andersen o una bambina nera che si sente più integrata?

Vale di più la traduzione coerente di un archetipo mitologico; anche perché, se è lineare nei suoi simboli, l'identificazione è universale. Noi, i negri, i giapponesi e tutti gli esseri umani condividiamo lo stesso inconscio collettivo fondamentale, come fosse lo strato più basso delle rocce terrestri. I simboli sono però come gli alberi, che spuntano in superficie solo dove il terreno è più favorevole. Se quell'albero è coeso e coerente, e non finge di essere qualcos'altro, percorrendolo a ritroso si raggiungono le radici fondamentali a tutti i popoli.
Le "sirene" come le pensano in Africa sono molto diverse dal folclore nordeuropeo: è tutta un'altra figura.

Il fatto che nessuno spinga per creare storie nuove di matrice africana dovrebbe essere un campanello d'allarme: dell'integrazione non frega un cazzo a nessuno, tutto quello che vogliono è sostituire i simboli con delle loro imitazioni farlocche.

>lol gmbloddo noncielodikono lo fanno perché gli algoritmi predittivi hanno detto che una sirena negra avrebbe incassato di più

È molto ingenuo credere che tutto sia fatto per soldi.

 No.10690

>>10688
Disney non ha mai puntato al pubblico afroamericano, che tra parentesi rappresenta una delle peggiori demografie in assoluto. Ancora non avete capito che il messaggio non è mai stato rivolto ai negri, ma alla maggioranza bianca che deve accettare la distruzione e la riappropriazione delle proprie storie e miti ai fini del consumismo e della società multietnica?

 No.10691 SALVIA!

>>10690
>Disney non ha mai puntato al pubblico afroamericano

 No.10692

File: 9c9c2bbd09e025a564eea667f4….png (287,74 KB, 2054x1174)

>>10690
>>10691
Il pubblico (dei remake) della disney è quello del maschio bianco di sinsistra americano.
Gli afro-americani sono un pessimo pubblico (leggi: sono poveri), per la cina cambiano i poster per nascondere i negri, e l'Europa non conta molto.

Poi c'è anche una questione di pubblicità (che è anche ma non solo far incazzare le persone) e, molto importante, creare una divisione sociale su base razziale per far dimenticare altre divisioni (il classico discorso delle proteste di wall street che sono state disarmate).

Però mi fermo qui, non voglio essere bannato.

 No.10694

>>10692
falso, nel pubblico di riferimento ci sono soprattutto donne e frogi giovani

 No.10695 SALVIA!

>>10689
>>10690
Ragazzi, uscite dal delirio, 'sta "mitologia bianca" era già morta e sepolta quando siete nati voi, non vi appartiene, smettetela di larpare.

 No.10696

>>10695
Ammesso e non concesso che una mitologia bianca sia mai esistita per davvero e non sia un fenomeno commerciale.

 No.10698

>>10691
Posti un video che non dimostra nulla, se non il fatto che il protagonista è un negro. Ciò non cambia ciò che ho affermato io, anzi:
>distruzione e la riappropriazione delle proprie storie e miti ai fini del consumismo e della società multietnica
>>10695
Quindi mi stai dicendo che non esiste un insieme di storie e miti identificativi della cultura occidentale? Un termine volutamente generico, anche e soprattutto in riferimento alla società americana, che è l'oggetto del discorso. Se tu sei un minorenne figlio della globalizzazione il problema è il tuo, che rispondi esattamente come si chiede di rispondere al consumatore globalizzato.

 No.10699 SALVIA!

File: Rachel-Zegler-Snow-White-C….jpg (46,75 KB, 400x600)

Continuiamo pure a fare pubblicità a film di merda. Non hanno capito che siamo pecore litigiose.



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