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 No.12036  AUTOSALVIA!

Ma cosa stracazzo ho appena visto?

 No.12037

Una cagata che puzza di femminismo fino a qua, probabilmente sei masochista Anon. Fidati dei tuoi istinti ogni tanto.

 No.12038

>>12037
L’ultimo dei problemi della bobina in oggetto è il femminismo

 No.12039

Il 90% di chi si lamenta di un film di Ozpetek è chiuso nell'armadio.
Detto questo, ad OP non è piaciuto il film solo perché si è riconosciuto troppo bene nel figlio anon della capo sarta Nina

 No.12040

Io con Ozpetek sono fermo a Le fate ignoranti che non sono neanche sicuro di aver visto. Comunque mi ha sempre dato l'idea di uno che vuole essere Almodovar ma non ce la fa.

 No.12041

>>12036
Ho guardato il trailer ora, ma come cazzo ti è venuto in mente di guardarlo?

 No.12042

>>12041
allora c'è questa cosa del cinema a natale con degli amici di infanzia che ci si ritrova nella nostra città di nascista.

Ozpetek ci piace e allora che fai non lo vedi?

Io non ho capito perché abbia fatto questo film in questa maniera, se vi fermate solo al trailer e al hurrfemmismoh siete molto lontani dal comprendere le vere ragioni per cui questa roba sia un pattume di cellulosa.

Mi sembra abbia cercato di fare una roba alla sorrentino con la mano di dio, un'ode al cinema, alla suo rapporto con le attrici, ma davvero non regge ed è scritto da cani.

 No.12043

>>12042
P.s. sembra anche abbia preso ispirazione da c'è ancora domani della Cortellesi
ma lui non è un comico, non è una donna ed è irremediabilmente frocio.

 No.12049

Mi domando che ritratto si facciano gli stranieri dell'Italia, un luogo in cui si intrecciano storie di donne con mariti patriarcali in canottiera che menano le mogli, donne frustrate che fanno battute da camionisti non appena vedono un giovanotto in t-shirt, donne che vivono in una povertà da dopoguerra, vessate dalla boss della sartoria, ma sono subito felici se gli metti davanti un piatto di pasta al forno o di penne al pomodoro e, se poi possono cantare tutte insieme davanti a una tavola imbandita da Mara Venier, allora è proprio il top.
Evviva il cinema girato come una fiction tivù, evviva l'Italia a tarallucci e vino, evviva le donne sfigate che trovano se stesse scopiazzando dal film della Cortellesi, evviva un film che parla di sarte e costumiste di cinema professionali ed esigenti, ma che ti fanno arrivare a metà film senza ancora aver capito in che epoca è ambientato, e ti distrai facendo scommesse con il vicino.
Evviva le sale piene a Natale, ma piene di che cosa?
Sono felice per la sorte del cinema, un po' meno per quella degli spettatori

 No.12052

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L'ho visto qualche giorno fa con mia madre. Siccome era un po' giù di morale, e sapendo che a lei piace Ozpetek, le ho offerto il cinema.
19,50 euro, Cristo divino. Ed era pure scontato per gli over 60 (mia madre).

Altrimenti sarebbero stati 22 euro.

C'è da dire che ho prenotato i posti online. Poco prima di entrare in cassa potevo annullare la prenotazione e dire al bigliettaio che volevo i posti che avevo prenotato poco prima (non pagando le commissioni), ma non avevo voglia.
In ogni caso mia madre voleva la prima fila e io le rispondo sicura? guarda che dietro si vede bene. Eh si, ma davanti ci sono i poggiapiedi e allora dai, prenoto la prima fila cheppalle.

È stata una buona scelta.
Poi dirò il perché.
Ora sto divagando.

Metto le cuffie antirumore, che sono sacre. Ve le consiglio https://gat.to/w4p3s https://gat.to/xs51c .
E si vola.

Finita la visione ho pensato qualche giorno prima di capire a che tipo di film mi ero trovato davanti, ma ora posso dire chiaramente di aver visionato l'ennesima pellicola provinciale del cinema italiano.
A me piace quando vengono affrontati temi importanti nelle storie. In questo caso è il mondo femminile. E se ho apprezzato narrazioni come "Barbie" (non odiatemi), "The Substance" o la trilogia di Ti West, qua mi sono reso conto che "Diamanti" è un film estremamente limitato ad un pubblico femminile italiano e soprattutto… di una certa età.
Perché ambientare il film negli anni '70? Perché l'unico personaggio "giovane" è una reduce di una manifestazione solo accennata? Perché ci sono i classici stereotipi di una violenza di genere riservata solo alla classe "bassa" della società? Perché si affronta, in modo molto scialbo, la gestione di un adolescente in una famiglia?
Insomma, è un film corale dove si narrano storie di sarte anni '70. Stop. Non c'è questa celebrazione della donna come dice chiaramente il regista nel film. Lo dice lui stesso!
Ecco, che senso ha quel "dietro le quinte" del film?
Ho tanti dubbi e tante domande che purtroppo mi porteranno ad una seconda visione del film per capirlo meglio. Ma, ancora una volta, non riesco a capire a chi possa essere rivolto questo film. Sia in Italia ma anche all'estero.
La regia è anonima, ma a quello ci passo sopra. E apprezzo il fatto che sia stato tutto ambientato in una villa/sartoria. È che, davvero, non capisco il fine di questo film. È paradossale come una pellicola con sole donne e che ha l'intento di trattare temi femminili, risulti stereotipato e con un messaggio scialbo e assente.
E poi è curioso come, nei titoli finali, ci sono molte foto delle singole attrici con il regista. Ozzy, capisco che sei un po' megalomane, ma fai terminare il film solo con le foto delle attrici eh. Dai, su.


Meno male che ero in prima fila e ho potuto vedere le tettone della Mara Venier dritte in faccia sul grande schermo.
Davvero, sono serio. Da quel punto di vista sono rimasto contento.

 No.12053

>>12052
>Perché ambientare il film negli anni '70?
Io il film non l'ho visto e non lo vedrò (Ozpetek già aveva esaurito le cartucce con Saturno Contro imho), ma credo che in Italia sia oggettivamente quello anni '60-70 fosse l'unico periodo fertile per questo tipo di temi, se non altro perché venivano attivamente affrontati ed era il periodo in cui i cambiamenti della società (e il ruolo della donna in essa) erano più visibili e "traumatici", infatti hanno partorito un sacco di film veramente di valore (e molti decisamente avanti, prendi Sordi che che ti anticipa l'argomento "uomo che non riesce a gestire la Nuova Donna e preferisce un sexbot"). Una volta arrivati negli anni 80 roba come divorzio, anticoncezionali, sesso occasionale, omosessualità era più o meno sdoganata e accettata come normalità, non che ci fosse molto da dire da quel momento in poi, pure la Cortellesi ha dovuto andare indietro di mezzo secolo per dire qualcosa al riguardo.
E poi… di certo non c'è molto da "celebrare" nella donna del 202X, questo credo che sotto-sotto se ne rendano conto anche loro e abbiano il carbone bagnato.

 No.12067

Film per vecchie borghesi e gay, come tutti i film di ozpetek, i “disagi” sono solo nelle famiglie benestanti borghesi, ad es. mine vaganti, facile esse froci coi soldi.



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