No.4958
Lo sto leggendo proprio in questi giorni (mi sa che siamo sempre noi due a parlare di queste cose) e concordo con te, buon riassunto di concetti che se ti sei avvicinato in precedenza agli argomenti non puoi non aver già affrontato. Comunque è scritto in maniera scorrevole, 7/10
No.4960
>>4958Siamo almeno in tre, io avevo aggiornato l'altro filo su /cul/ ma siccome avevo scritto l'ultimo messaggio non l'ha bumpato:
https://www.diochan.com/cul/res/4227.htmlLetto anche io mesi fa il libro in OP, mi era piaciuto abbastanza da procurarmi gli altri suoi libri che però non ho letto perché ho sempre una coda di lettura lunga dieci chilometri che si allunga sempre.
Ora sto leggendo il libro della Aleksievic: è interessante per capire cosa hanno provato i sovietici quando gli è crollato il mondo intorno, però non so se se resisto per 1200 pagine (dell'ebook reader).
Ho scoperto ieri sera che la Guzzantona (che mi sta comunque sulle palle) ha scritto una distopia e gli darò una possibilità
ma non dei soldi.
No.4961
>>4960Io volevo leggermi a proposito di sovietici arcipelago gulag. Adesso dopo Da Animali a Dei ho un po' finito la coda, anche se non nego che forse gli metterò davanti "I fratelli Karamazov" che ho finito settimana scorsa "Memorie dal sottosuolo" di Dostoevskij
No.4963
>>4962Si va a periodi, leggere deve essere un piacere se non lo fai per lavoro. Accantonalo un attimo, verranno tempi migliori
No.4964
>>4962A volte è così anche per me dopo il lavoro, ci sono momenti nei quali mi si chiudono gli uochi dopo poche pagine, non sei solo.
No.4965
Hai anche la kippah sul comodino?
No.4966
Sapiens - Harari
Spillover - Quammen
La marcia di Radetzky - Joseph Roth
Era meglio il libro - Lundini
Centuria - Manganelli
No.4971
Credo di aver raggiunto il picco del numero di libri sul comodino:
- Dubliners di Joyce
- Ritratto di un artista da giovane di Joyce
- La coscienza di Zeno di Svevo
- L'eroe dai mille volti di Campbell
- Sono un giovane mediocre di Lauzier
- Antalogia del ritratto di Cioran
- Iperione di Holderlin
- La follia di Holderlin di Agamben
- L'occhiale indiscreto di Flaiano
- Tropico del cancro di Miller
Ho quasi finito entrambi i Joyce e l'Agamben e Lauzier (letto tra ieri e l'altro ieri). Commenti di passaggio:
- Dubliners è davvero splendido. Forse lo stupore che suscita è possibile solo se si possiede una certa sensibilità epifanica, per quanto patetico mi senta a dirlo. Sono momenti veramente veri, come direbbe qualcuno che mi sta simpatico, e vitalizzano l'immaginazione come solo pochi racconti sanno fare.
- Complimenti al primo Joyce, ché invece il secondo (Stephen Dedalus) a metà libro è iniziato a starmi sul cazzo. Si concentra su uno stile, che immagino sarà poi approfondito nell'Ulisse e nei Finnegan's, che perde proprio quella consistenza vitale dei primi racconti, e si riempie di lirismo. Sicuramente ci sono momenti, soprattutto nel primo capitolo, quando Stephen è ancora un bambino, incredibilmente potenti da un punto di vista di precisione sensibile, ma via via che il protagonista matura le sue idee, tutto il mondo attorno (ed è forse voluto, anzi è probabile) perde di volume e, appunto, sensibilità. Joyce deve aver realizzato di essere un bravo scrittore, e ha scelto la via della narrazione di un ego. Ma allora ci sono egocentrici più bravi.
- Lauzier piuttosto banale, per quanto, ai tempi, sicuramente profetico. Consigliato, comunque, perché la banalità a volte è tale solo a posteriori.
- L'Agamben stranamente curioso, ma solo perché Holderlin è meraviglioso. L'introduzione dice cose utili, ma è il minimo, ci mancherebbe che uno della stazza di Agamben non mi dia spunti basilari alla comprensione di un personaggio pazzo. Il punto è che Agamben ha compreso una dinamica della psiche, probabilmente vissuta su di sè, e ha trovato in Bartleby e in Holderlin due esempi paradigmatici di una pratica di vita sensata. Ha insomma trovato due pezzi di un puzzle, ma si vede, si percepisce che gli manca ancora qualcosa per costruirci un possibile discorso di sintesi, cioè una filosofia. Il fatto che invece creda di averla tra le mani infastidisce.
Per gli altri eventualmente tornerò a dire la mia non richiesta opinione. Ci tengo solo a dire all'anon che mi consigliò Zeno che sto apprezzando, ma che fatico ad andare avanti perché, ad ora, Zeno rappresenta la borghesia acculturata che fatica a stimolarmi intellettualmente. All'anon che invece parlò di Campbell in un altro filo dico che madonna se è iniziato male 'sto libro. Bella copertina però.
No.4972
>>4969E niente, tocca mettere anche il secondo in lista di lettura
No.4976
>>4975Direttamente dalla quarta di copertina: "In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile."
L'ho letto tempo fa ma non ci sono accenni alla guerra atomica, è tutto sul dopo. Maggiori dettagli su come nasce Gilead ci sono nel seguito I testamenti.
Della Atwood m'è piacuto il ciclo di Maddaddam (o Adamopazzo in italiano).
No.4987
Finito adesso Sapiens - Da animali a Dei di Harari.
La parte iniziale niente di nuovo sotto al sole, le teorie più accreditate vanno in quella direzione. La seconda parte molto interessante, la questione degli ordini immaginari per quanto sia un concetto sospetto importante mi era estraneo e l'ho trovata molto brillante. La parte finale abbastanza fantasiosa, però sto "a dei" doveva in qualche modo elaborarlo, se no non lo metteva nemmeno nel titolo.
Adesso due orette di detox da lettura e poi comincio "la cospirazione contro la razza umana" consigliato (o forse solo citato) da un anon qua sopra
No.5079
Finito di leggere ier sera "Tempo di seconda mano" di Svetlana Aleksievic (ne parlavo qui:
https://www.diochan.com/cul/res/4227.html#q4941). Sostanzialmente una serie di storie individuali e famigliari in formato intervista sugli anni '90 di Russia e stati ex-sovietici, inevitabilmente anche sul periodo sovietico. Voci di anziani, adulti e giovani, gente semplice e istruita. Avevo questa curiosità di sentire cosa ne pensasse la gente del passaggio dall'URSS al nuovo ordine, ne hanno tutti l'impressione di essere stati truffati. Però hanno quasi tutti la consapevolezza di essere stati truffati anche prima, alcuni rimpiangono e altri no.
Probabilmente inizierò il libro della Guzzanti
>>4960 oppure quello consigliato da anon sul filo dei cambiamenti climatici su /b/,
https://www.diochan.com/b/res/3913890.html#q3913906 No.5087 SALVIA!
>>5079impara a quotare santi numi
>>4941>>>/b/3913906 No.5104
>>5087Non sono capacie!
>>5079Alla fine ho scelto il libro sui cambiamenti climatici, in realtà è più un articolo lungo piuttosto che un libro. A naso non ha torto, più che pensare di scongiurare i cambiamenti climatici sarebbe meglio darli per scontati e attrezzarci per affrontarli. In ogni caso è una tesi espressa molto genericamente senza approfondimento, d'altra parte è un giornalista e non uno siensiato.
Probabilmente stasera inizio quello della Guzzanti.
No.5107
Ho appena finito "la cospirazione contro la razza umana". Mamma mia, che botta! Se siete tendenti al suicidio non leggetelo, perché vi convince. Devo dire che è un po' un truffatore perché parte bene, la parte in mezzo è un po' meh ma il finale è una bomba che non può lasciarti indifferente, però quelle 50 pagine di troppo in mezzo gridano vendetta
No.5108
>>5107Vabbé, ho capito: se lo trovo sul Kobo la Guzzanti salta anche a 'sto giro!
No.5116
>>5115Grazie del pensiero, ho scoperto che lo avevo già sul Kobo, probabilmente è stato uno dei primi libri che ho caricato!
Ho letto il primo capitolo, per ora l'ho trovato soporifero. Ma sarà che ormai sono vecchio e mi sono rassegnato a vivere, magari se lo avessi letto da giovane mi avrebbe fatto subito effetto. Comunque proseguo domani!
No.5117
>>5116A volte è ripetitivo, soprattutto nella parte centrale. Beh, magari sono io che ho il merdagusto, anzi è probabile
No.5119
>>5117Ma no, anon, neanche io ho gusti sopraffini o chissà quali capacità analitiche. Sono solo il primo capitolo e comunque qualunque libro risente delle condizioni del lettore, ci può benissimo stare che a te abbia fatto un grande effetto e ad altri meno, non è colpa o merito di nessuno.
No.5124
>>4969 qui
sono ancora a metà del libro e sono indeciso se dropparlo, mi sta fottendo abbastanza il cervello. Da una parte è estremamente liberatorio, dall'altra ogni aspetto della vita sta iniziando a perdere di significato.
No.5125
>>5124Sono quelle che lo ha finito ieri, la part finale è la migliore e anche la più angosciante. Stringi i denti
No.5203
>>5202
A me questo filo sembra tutto tranne quella dici. Circostanzia invece di urlare contro il cielo
No.5219
>>5202
Ho risposto nel filo e mi sento insopportabile quando scrivo, ma non so che cazzo farci, mi spiace sinceramente patato
No.5230
>>5116Appena finito, confermo la soporificità del libro. Pensavo di trovarci qualcosa in più dell'autore e invece è farcito di citazioni letterarie che secondo me distraggono, oltre a quelle sopportabili di Zapffe e Lovecraft. A me è la parte finale che è sembrata piuttosto meh, mi ha convinto di più quella centrale. Non è un brutto libro, a tratti è ironicamente amaro, la tesi convincente ma non è un libro che ho adorato, ecco.
Per espiare dalla cattiva recensione comincerò stasera pic relata che è una delle citazioni letterarie che criticavo in Ligotti. La Guzzantona aspetterà ancora.
No.5232
>>5230Uff, mi hai convinto che sono io ad avere il merdagusto e non capire cosa leggo visto che l'hai apprezzato al contrario rispetto a me :(
io ora non sto leggendo nulla da qualche giorno, anche perché sto combattendo contro un calcolo renale e preferisco fare cose meno impegnative come guardare robe in tv o cazzeggiare coi vidya. Ci vediamo quando finisci il libro
No.5235
>>5232L'importante è che sia piaciuto a te, che ti frega se a me è piaciuto al contrario o non m'è piaciuto? In fondo la lettura è un'attività personale e siamo tutti diversi. Poi è comunque meglio leggere un libro in più che uno in meno.
"Non si uccidono così anche i cavalli?" è scritto da dio ed è più un racconto lungo che un romanzo, 120 pagine che filano via veloci. Sono a metà e mi sta piacendo questa storia minima e disperata.
No.5257
>>5235>"Non si uccidono così anche i cavalli?"Finito, lo consiglio molto. Tratta di una maratona di ballo, per tematica mi ha ricordato "La lunga marcia" di Stefano Re.
Sarà la sera giusta per occuparsi della Guzzanti? Chi lo sa?
No.5261
Io ho cominciato ieri "L'uomo e i suoi simboli", l'unico libro di divulgazione scritto da Jung e i suoi assistenti dell'epoca. Dopo la sua autobiografia è il secondo suo libro che leggo, poi penso proverò a imbarcarmi da autodidatta nelle sue pubblicazioni scientifiche. Sappiamo tutti che fallirò, ma vabbé, proviamoci
No.5306
>>4960>>5257Appena finito il libro della Guzzanti: credo che un qualsiasi Geronimo Stilton sarebbe scritto meglio e mi avrebbe lasciato di più. Ad essere generosi è un romanzo per ragazzi, la scrittura è veramente cringe: frasi da tema delle medie, colpi di scena incredibili (serve proprio un oggetto rarissimo e viene magicamente trovato proprio in quel momento), attivisti generosissimi, capitalisti cattivissimi, amici dei capitalisti che all'ultimo si convertono all'esercito del Bene, uomi attaccabrighe, donne stupidine ma che in realtà risolvono tutti i problemi, il denaro corrompe, la tecnologia è cattiva ma anche no, la natura ci salverà. Di distopico c'è solo l'ambientazione in un mondo distrutto dalla catastrofe climatica, il resto è un delirio hippie (acidi compresi).
Non leggetelo non lo dirò mai ma almeno non compratelo.
Domani sera guarderò nei meandri del Kobo, avevo in mente di iniziare l'opera di McCarthy e Pynchon questo inverno ma poi ho sempre qualcosa di più attuale.
No.5307
>>5306Cosa ti aspettavi dalla Guzzanti? Mi spiace per la brutta lettura ma non capisco perché ti ci eri "fissato"
No.5308
>>5307Mi piace il post-apocalisse e le distopie, comunque se non assaggi non puoi sapere che sapore ha. Non è che mi aspettassi un capolavoro ma ero pronto a lasciarmi piacevolmente sorprendere. Non è successo e si passa ad altro!
No.5379
>>5378Cosa c'è della Le Guin? La saga di Terramare è ben fatta, ma devo ancora leggere il ciclo di The Dispossessed.
No.5380
>>5379io lassie "la falce dei cieli" , dove il protagonista è capace di mutare la realtà attraverso i suoi sogni. Mi ricordo che mi era piaciuto.
No.5381
>>5378In genere quando assemblano un'antologia per argomento c'è sempre il rischio che venga un lavoraccio.
Fantascienza anche per me, "La città e le stelle" di Arthur C. Clarke. In genere mi procuro i libri in seguito a suggerimenti e spunti che trovo ma di questo non ricordo la fonte. Mi sta piacendo.
Il prossimo credo sarà un libro di Arto Paasilinna.
No.5383
>>5379Sur, un racconto dell'82 pubblicato sul New Yorker.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Sur_(short_story)È uno degli ultimi.
No.5444
>>5381Finito, bello ma non memorabile. È una saga multigenerazionale in piccolo.
Nel frattempo ho letto anche pic relata, sempre consigliato da anon. Saggio che si legge veloce, mi è piaciuto,in effetti è vero che abbiamo pregiudizi sul mondo che non reggono il confronto coi dati di fatto.
No.5450
>>5449Per le mie letture salto da un consiglio o da un riferimento all'altro che trovo sul canale o nei libri che leggo. Su Jung credo non ti seguirò perché di pissicologia mi importa molto poco. Percui stasera forse Arto Paasilinna.
No.5452
>>5450>Per le mie letture salto da un consiglio o da un riferimento all'altro che trovo sul canale o nei libri che leggo. Anche io così, soprattutto il secondo. Cos'è Arto Paasilinna?
No.5454
>>5452Arto Paasilinna è uno scrittore finlandese, direi. Per ora intendo leggere i suoi "Aadam ed Eeva" (questo l'ho visto citato nei commenti ad un articolo dedicato alle batterie di un quotidiano on-line!) e "Prigionieri del paradiso" perché ne ho letta la trama e mi pare interessante.
No.5457
>1: The dragons of Babel, Michael Swanwick.
> genere: science fantasy
Letto qualche mese fa. Finalmente un autore con davvero tanta fantasia e inventiva: ti stupisce di continuo. Non avevo letto nulla di Swanwick prima, ma continuerò.
>2: 1793, di Niklas Natt Och Dag
>genere: thriller storico
Letto subito dopo il precedente. A differenza di come dice la copertina non è "avvincente come il Nome della Rosa" manco per il cazzo, anzi la storia è poco organica e un po' dispersiva. Lo reputo degno di segnalazione per la più che competente tecnica di scrittura dell'autore: ovviamente non so se sia anche merito della traduzione, ma è a un livello tecnico decisamente sopra la media, tanto da avermi impressionato (ormai nella letteratura di genere mi aspetto sempre il peggio).
>3: The case for Mars, di Robert Zubrin
>genere: saggio scientifico
Il libro con cui sono attualmente impegnato. Il fatto che è un saggio, che è in inglese, che è piuttosto tecnico e che non lo leggo per lavoro mi rallenta enormemente, ma sembra dare una prospettiva interessante. L'autore senza dubbio sa di cosa parla, non essendo un giornalista improvvisatosi saggista con un libro sensazionalistico.
No.5459
>>5458L'altro giorno mi hai incuriosito e ho cercato qualcosa, a quanto pare in Italia è famoso un libro, il giorno della lepre, poi quando lo leggi fai una breve rece che magari me lo leggo.
Io intanto ho finito l'uomo e i suoi simboli e sul Kindle sono entrati "Demenza digitale" e sempre di Jung lo scritto omonimo sulla sincronicità. Ieri ho cominciato il primo perché i libri di psicologia di Jung sono molto interessanti ma anche pesanti per un profano come me e devo leggere qualcosa di più leggero per detox.
No.5480
>>4969Letto tempo fa il secondo, sotto consiglio di qualcuno su una IB, deve girare di moda da queste parti. Non so parlare di libri, come trattatiello di approfondimento sul tema l'ho apprezzato, ma la filosofia pessimistica del "è meglio morire guardate!" mi ha cringiato dall'inizio alla fine e credo che mi sentirei di perculare chiunque l'abbia presa sul serio, anche se in True Detective quel personaggio depresso per conclusioni esistenziali che sembra l'autore immaginario di questo libro mi lasciò una forte impressione ma più di tenerezza tipo l'asino Ih-Oh.
E in effetti la cosa più affascinante è la natura del libro come manufatto all'interno della storia, che ritengo più grande, ricca di esso.
Ah e come dicono altri non cita Leopardi quindi levati Ligotti non sai gnente about our pain.
No.5521
>>5459>il giorno della lepreIn realtà è "L'anno della lepre" e sì, è un delizioso piccolo libro. È in sostanza la storia di un tizio che si scontra con una lepre e cambia vita. Si legge in un lampo ed è meglio degli altri due. E dire che non volevo leggerlo…
Ora sono anche io alle prese con Milan Kundera e la sua insostenibile leggerezza, non so neanche io come ho fatto a non leggerlo fino ad ora.
Se però mi vedete Siddharta in mano, sparatemi. No.5572
>>5521Finito anche Kundera, ha ragione
>>4969, potrà anche non piacere l'intreccio di storie ma è scritto veramente bene e parla di argomenti profondi con, appunto, leggerezza. Consigliato.
Iniziato pic relata, non ricordo più da dove ho preso lo spunto, probabilmente dalla biografia di Calvino su Wikipedia.
No.5608
>>5575ellamiseria, chi è l'editore?
No.5610
Ho finito ieri il libercolo (120 pagine) sulla sincronicità di Jung.
Non lo consiglio se non avete letto nulla di lui, ma se siete già a un punto intermedio lettura molto interessante, mi ha veramente affascinato. Quell'uomo era un genio.
Oggi ho aperto un manuale universitario di sociologia trovato a una bancarella (inb4 non saranno mai donne vere) quindi per un po' non scriverò qui perché non è che ci sia molto da dire nel merito
No.5614
>>5613Allora ci sta tutto quello che dici.
No.6041
>>6039Ciao anon, ero uno di quelli che con cui parlavi spesso in questo thread: sto studiando per l'università e quindi ho mollato un attimo le letture "normali"
No.6045
Ah, ho scoperto che Harari è nella setta vipassana di Goenka. Peccato.
No.6047
>>6046Perché vuol dire che parte di quel pensiero settario è presente nelle sue opere. Alla luce di questo, bisogna approcciarsi alla lettura in maniera più attenta.
No.6058
>>6050letto anni fa ed è davvero interessante. hai altri titoli simili da consigliare? io stavo pensando di acquistare "accelerazione e alienazione: per una teoria critica del tempo nella tarda modernità"
altra pic invece quello che sto leggendo ora, da bravo marchefag
No.7173
>>7172Sono l'OP del filo, mi sono inventato dal nulla un percorso universitario da studente/lavoratore a 30 anni e quindi sono 4 mesi che ho solo davanti agli occhi manuali, primo o poi torno, promesso.
No.7192
>>7191>Un po' cisetero monogamico orientatoquando cominciano i difetti?
No.7299
>>7297Infatti Eugene Thacker che ha scritto una trilogia sull'orrore e la filosofia relata dice di leggere tutti i libri di Ligotti come se fossero dei romanzi horror perché quello è il suo lavoro.
No.7377
>>7247Finito. Confermo che sembra che l'editore abbia preso il tipo e gli abbia chiesto di mettere insieme 4 concetti per un libro sulla religione e lui l'abbia fatto controvoglia. Comunque qualcosa s'impara.
No.7435
>>7247Bravo anon, è un ottimo libro.
No.7445
Dark Spring di Unica Zurn.
Una bambina fa le prime esperienze sessuali, poi a 12 anni si innamora di un uomo e si ammazza.
Racconto breve che si legge veloce.
No.7580
sempre
>>7297Inebriato dalla prima lettura, ho subito iniziato un altro libro di racconti di Ligotti, "Nottuario".
Il mondo dei suoi racconti è malato, grigio, permeato di un'atmosfera soprannaturale che anima le città, i corpi vuoti di presenze sconosciute e che mai si svela agli occhi del lettore.
Altra lettura, "Ritorno dall'universo" di Stanislaw Lem. La storia di un astronauta che torna da un viaggio nello spazio durato per lui 10 anni ma 150 per la Terra, il protagonista deve fare i conti con un mondo che non conosce, dove non esistono più i pericoli la fatica o il sacrificio, la tecnologia ha reso gli uomini privi di passioni. Nessuno si ricorda della sua missione, e nessuno è capace di capirne il significato
No.7583
>>7580Il libro di Lem te lo frego dal comodino sicuramente! Ricordiamo che Stanisław Lem è l'autore di "Solaris". Ce l'ho sull'ebook reader dai tempi delle tavolette di argilla ma non l'ho mai affrontato. Cronologicamente il tuo viene prima di Solaris e ha senso leggerlo prima!
Io ho attaccato Pynchon. Ho finito il suo primo romanzo "V.", assolutamente notevole ma non per chi cerca una narrazione lineare. Confermo che ci sono larghi tratti del libro nei quali pensi che sia tutto tenuto insieme con lo sputo e niente c'entri con niente. Bisogna sapersi lasciar portare, è proprio un autore per chi ama leggere, inteso proprio l'attività di farlo.
Ora sono alle prese con "L'incanto del lotto 49", sicuramente più lineare del primo ma sempre ondivago e divagante. Sicuramente un gran narratore, però.
Credo che mi risparmierò "L'arcobaleno della gravità" (per ora) perché mi da l'idea di essere tutto amplificato di mille volte, anche se la trama è forse quella che mi intriga di più.
No.7773
>>7580>>7583>Il libro di Lem te lo frego dal comodino sicuramente! Ricordiamo che Stanisław Lem è l'autore di "Solaris".Finito di leggere "Ritorno dall'universo" di Stanislaw Lem, notevole, grazie anon! Un po' lente le descrizioni della nuova città nella prima parte del romanzo ma niente di drammatico, un ottimo romanzo di fantascienza.
A rimorchio ho deciso finalmente di affrontare il superclassico "Solaris". Conviene sempre informarsi prima e scoprire che esiste una nuova versione italiana, edita da Sellerio, che è traduzione dall'originale polacco e non, come la prima e più diffusa, traduzione da un condensato in francese o inglese. Sono al secondo capitolo e ci ritrovo le stesse descrizioni però più scorrevoli, mi sembra effettivamente una scrittura migliore.
No.7779
>>7773sempre
>>7580 qui. Solaris l'ho letto anni fa e lo ho adorato. Lem come hai già notato è estremamente prolisso nelle descrizioni, anche in solaris è così.
fattobuffo, mi ricordo che al tempo facevo molta fatica a immaginare gli scenari dell'oceano presenti nella storia, finchè una notte in sogno mi sono ritrovato a vagare sul pianeta. immerso in quello spettacolo fantastico ricordo di aver pensato "aah ecco com'è, non sarei mai riuscito a immaginarmelo".
Ora sto leggendo pic relata, sono a metà del primo racconto e che dire, Lovecraft non delude mai.
No.7780
>>7779>anche in solaris è così.Invece ti dirò che pensavo a Solaris come una martellata sulle palle e invece scorre via che è un piacere, meglio di Ritorno dall'universo, spero che continui così. Evidentemente èn Tarkovskij che è insopportabilmente palloso e non Lem!
Il tuo libro lo lessi l'estate scorsa, ne avevamo parlato in un altro filo. Bello sicuramente ma Lovecraft non è il mio genere, preferisco la fantascienza.
No.7866
Come dice il sottotitolo, un filosofo e psicanalista fa una critica al DSM.
In sostanza gli sta in culo che il DSM si professi "ateorico", mentre in realtà ha radici nell'utilitarismo e nel comportamentismo che per l'autore sono filosofie/psicologie meh per motivi personali e per la sua formazione psicanalitica. Questo è il cuore del libro, poi ci sono le solite critiche basiche (criteri arbitrari, aumento esponenziale delle malattie listate tra la prima edizione e l'ultima, malattie abolite o rinominate per motivi politico-sociali, egemonia della psichiatria americana in Occidente, ecc.) e qualche pippone generico sulla società contemporanea. Alla fine però ammette che ormai ha vinto il DSM (anche l'ICD, il manuale delle malattie dell'OMS, nella parte delle malattie mentali è praticamente una sua copia) e non ci si può fare niente.
Nel complesso è consistente con l'opinione di un altro psichiatra "anti" che ha un'impostazione più fenomenologica/antropologica/basagliana che ho letto qualche tempo fa (Piero Cipriano). Nelle note e nella bibliografia ci sono più o meno gli stessi filosofi e psichiatri in entrambi gli autori.
Comunque, sta lì lì sulla soglia del pepinismo ma non ci si butta mai dentro.
No.7869
>>7866Sembra interessante, ma non ho capito se lo consigli o no.
sì mi fido di anon nella scelta di un acquisto No.7870
>>7869Sì e no. Non è tecnico, quindi lo può leggere chiunque. È meglio se hai già una tua idea sulla questione che fartela con questo libro. Comprarlo, direi di no, aspetta che lo mettano su zlibrary. Intanto puoi leggere qualche sua intervista/articolo su internet per vedere se ti suona bene o ti pare un cazzaro. Ti sconsiglio di guardare i video che trovi su YouTube perché dal vivo non sa mettere giù bene le idee e sembra che parli per supercazzole.
No.7871
>>7866Ammazza che montagna di merda da come l'hai descritto, adesso mi tocca recuperarlo come quell'abietta cazzata di Armi Acciaio E Malattie per capire fino a che punto sia da cassare, ti odio.
No.7901
>>7780Ho finito Solaris, molto bello anche se rallenta in alcuni punti. Me lo immaginavo diverso ma merita la lettura.
Ho cominciato il libro in pic, più che altro perché incuriosito dalla figura dell'autore dopo aver seguito un paio di podcast nei quali era alternativamente visto come positivo oppure cazzaro. Sarà che ho passato l'età nella quale si cercano "guide su come vivere" ma lo sto trovando pallosissimo. Capisco che a qualcuno possa essere utile e certi consigli sono sensati ma ci infila una vagonata di religiosità e un annacquamento del brodo veramente esagerato.
No.7920
>>7901Alla fine è scritto da un reazionario per attecchire su gente disorientata, fa quello che fanno da sempre i reazionari, ovvero inculcare nei soggetti da indottrinare l'idea che sia giusto delegare il proprio pensiero ad altri, sia terzi che interi sistemi ideologici, se hai un QI a tre cifre è normale trovarlo palloso perché lo è.
No.7922
>>7901Io l'ho letto tempo fa e sono d'accordo con te. I riferimenti religiosi per me sono una delle cose più fresche del testo
No.7930
>>7901Peterson va bene se hai max 20 anni e vieni da una famiglia conservatrice (in senso americano) e credi in quei valori.
Per un italiano conservatore ha poco senso, imho, a meno che non è fissato con l'America.
No.7973
>>7920>inculcare nei soggetti da indottrinare l'idea che sia giusto delegare il proprio pensiero ad altriNel frattempo ho finito di leggerlo ma non ho la stessa impressione. Confermo che avrebbe potuto benissimo essere più breve e sorvolare sugli aspetti religiosi ma se c'è una cosa che fa è proprio quella di esortare i lettori a riprendere il controllo della propria vita. Se per "delegare il proprio pensiero ad altri" intendi invece la lettura stessa del libro invece che farne senza, avresti anche ragione ma il lettore-tipo di quel genere di libri è proprio chi ha bisogno di aiuto e non chi se la cava da solo.
Comunque è uno che ha le sue idee e che non sono aderenti alla vulgata progressista. Il che non è necessariamente un difetto e lui, dalla sola lettura di questo libro (non ho mai visto interviste, conferenze o altro), mi pare uno col quale sia possibile discutere.
Ora qualche giorno di pausa lettura per essere pronto per il libro di Houellebecq in uscita il 7 gennaio.
No.7974
>>7973>Delegare ad altri sistemi ideologiciSe non sei riuscito a vedere questo nel libro di Peterson ti piacerà molto Uellobecco.
A tutti gli altri consiglio di riguardare il "dibattito" che ha avuto con Zizek per capire che razza di incompetente sia. Non nego che possa funzionare come "rettificatore" di persone rotte in scenari 1:1 come quello psicologico anche e soprattutto perché per rimettere a posto la propria merda serve anche un terapeuta che sia in grado di capirla, che poi è il motivo per cui ad anon dico sempre di non andare da psicologhe perché non capiranno un cazzo neanche tra mille anni, come figura pubblica in grado di fare dichiarazioni e definire giusto e sbagliato nella società odierna invece mi pare del tutto inadatto come personaggio.
No.7975
>>7974>"rettificatore" di persone rotteInfatti ne avevo riportato la mia impressione in quello scenario, che poi è l'intento del libro.
>come figura pubblicaIn questa veste non lo conosco e nemmeno mi interessa granché farlo e perciò non ne ho un'opinione.
Houellebecq mi piace da sempre, è forse l'unico scrittore del quale attendo l'uscita dell'ultimo libro. Qualche spunto ce lo trovo sempre.
No.7976
>>7975>Come figura pubblica non mi interessaScrivere libri è essere una figura pubblica, ed è un pessimo insegnante sotto il punto di vista sociale.
>Houellebecq mi piaceE grazie al cazzo, ti scrive le cose che ti piace sentirti raccontare.
No.7980
>>7976Intendevo quello che c'è scritto nei libri, o meglio, nell'unico che ho letto e che mi sembra ragionevole con qualche esagerazione.
Su Houellebecq può benissimo essere come dici però lui lo scrive meglio.
No.7981
>>7976>2021>non sapere scindere un libro dal suo autorenon voglio difendere Peterson che è pure banale nel famoso libro del rifarsi il letto ma allora a questo punto dico che Picasso era uno stronzo, Raffaello era una merda
No.7985
>>7981Figura pubblica inteso come individuo che mette roba nero su bianco e la immette in circolazione.
Se andassi a fare misura del Peterson "persona" sarebbe una cosa impietosa e me ne son tenuto lontano apposta.
No.8179
>>7976>è un pessimo insegnante sotto il punto di vista sociale.Ma dove sta scritto che dovrebbe insegnare qualcosa? Solo in Italia pensate che appena qualcuno dice o fa qualcosa pubblicamente allora abbia intenzione di diventare una specie di guru/maestro/ducetto, oppure che ogni opera voglia o debba avere un qualche fine diidattico, ma a volte (anzi, quasi sempre) uno vuole solo dire quello che pensa e fine, senza fare lezioni.
No.8368 SALVIA!
>>8366>negriÈ parolafiltro per la p-parola.
No.8428
Suggeriti dal secondo libro qui
>>8366.
Espongono un ateismo liberale (in contrapposizione a quello totalitario di Comte e Stalin) che si può riassumere in "rispettiamo il tuo credo, ma non ce lo devi imporre e l'ateismo non è il male assoluto".
Le argomentazioni partono da Hume, Kant, Mill, d'Holbach, Feuerbach,
Bayle e generalmente dagli illuministi, e dalle scoperte scientifiche dai tempi di Darwin ai giorni nostri.
Il primo è scritto molto bene, nel secondo gli parte un po' la vena al collo perché è stato scritto ai tempi di Ratzinger che gli stava sulle palle perché era un papa illiberale.
No.8549
>>8532>Il titolo si riferisce al fatto che il sistema patriarcale-capitalistico sia essenzialmente fondato sulla castrazione dell'ano e che solo una sua liberazione potrebbe smontarlo. porco dio, PORCO DIO!
ma cosa stracazzo leggi razza di negro handicappato
No.8550
>>8532Ho i brividi. Dimmi di più sul secondo libro e spiegami non ironicamente perché ti sembra una lettura valida
No.8551
>>8408Il punto di Kaczynski è che più la gente diventa dipendente dalla tecnologia più accetta di sacrificare la propria libertà di azione, perché non sa più come gestirsi senza tecnologia.
Lui stando nella cabina di legno tra i boschi ha re-imparato a vivere senza tecnologia moderna e ad autogestirsi, senza aver bisogno più di tanto della gente attorno per tirare avanti.
Un'altra cosa che vuole fare capire è che all'aumentare della tecnologia media in possesso a un tot numero di persone, anche le persone attorno a quel gruppo di tot cominceranno ad adottarla, perché è la via più comoda e più facile, pena l'esclusione dal gruppo e la perdita di alcuni vantaggi.
No.8552
>>8551Capisco e ciò che dici ha senso. Non sono convinto però che la soluzione sia un capanno nei boschi del Montana oppure ritornare tutti nelle capanne ognuno nel suo angolo di mondo. Comunque una scrittura lucidissima, pensavo fosse un matto e invece la parte di analisi mi sembra centrata.
No.8553
>>8552Unabomber non è mai stato "matto", è un individuo deviante dalla società che aveva le capacità per mandare un messaggio e l'ha voluto fare, è lucidissimo nelle sue motivazioni ma è anche chiaro che sono e rimangono inaccettabili per la maggioranza delle persone
No.8554
>>8551>>8552>>8553In sintesi: primitivismo.
Purtroppo la realtà dimostra che non crei stazioni spaziali o modelli della fisica fondamentale senza una civiltà tecnologica avanzata che non è compatibile con un setting rural-luddista come quello predicato da Kaczinsky.
E no, ritenere possibile il fermare le lancette del Tempo congelando la società umana in una eterna Arcadia ideale è una puttanata sesquipedale.
Poi che su alcune critiche ci abbia visto giusto, putroppo proponendo soluzioni del cazzo, è vero non lo nego.
No.8555
>>8551ma che cazzo dici, negro, ma che cazzo di libro hai letto? stai facendo sembrare Kaczinsky uno dei piddini ecologisti che ha dedicato due o tre capitoli interi ad insultare, negro di un negro
il punto di Kaczynski è che il progresso tecnologico e la soddisfazione umana si escludono vicendevolmente, dove per tecnologia non si intende il furbofonino ma tutte le scoperte tecnologiche a partire dalla fottuta rivoluzione agricola
il punto di Kaczynski è che siamo degli animali e dei selvaggi e che ci siamo evoluti per vivere in quel modo lì, nella società tecnologica ci troviamo come pesci fuor d'acqua e cerchiamo in ogni modo di compensare quel vuoto che la modernità, dandoci da vivere in maniera agiatissima con relativamente poco sforzo, ci lascia (attività surrogate)
No.8564
>>8555Quello che è stato scritto sopra si può estendere a quello che dici tu: la società agricola ha ristretto la libertà della gente nomade costringendola a stanziarsi
No.8636
Spiega un po' cos'è una filosofia politica critica: in poche parole è un pensiero che critica il presente ma non ha nessun fine normativo (cioè dettare delle regole su come essere). Le "teorie" queer si fanno carico delle istanze delle sessualità minoritarie e criticano il sistema eteronormativo.
Ci sono 3 grandi filoni queer:
- Il "freudomarxismo rivoluzionario" di Mieli che ha come cardine il concetto di desiderio e prevede una "fine della storia" con nel futuro una società pacificata dove siamo tutti liberi.
- Il "costruttivismo radicale" di Foucault che ha come cardine il concetto di dispositivo biopolitico e prevede una critica continua perché il dispositivo eteronormativo può andare avanti all'infinito ma comunque col passare del tempo la società sarà sempre più libera.
- La "teoria queer antisociale" di vari autori che ha come cardine il concetto di pulsione ed è pessimista rispetto le prime due perché il soggetto non persegue la propria libertà sessuale ma è "perseguitato" da questa pulsione incontrollabile che "lo agisce" a prescindere, appunto, dalla sua volontà e quindi inevitabilmente fallisce. Also sono critici sulla politicizzazione del sesso perché questo lo emenda dalla sua intrinseca negatività, cioè lo "pulisce" e desessualizza.
Le prime due non sono teorie queer in senso stretto ma sono alla base delle teorie queer vere e proprie nate negli anni 90.
Poi va avanti nel dire che le teorie queer non denunciano solo l'eteronormatività ma sono critiche anche verso i movimenti e le comunità delle minoranze sessuali perché anche questi producono al loro interno modelli normativi, meccanismi di esclusione e ordini gerarchici. Inoltre fanno presente che l'integrazione delle minoranze sessuali nelle società neoliberali rischia di compiersi a spese di altre soggettività minoritarie. E qui introduce il concetto di "omonormatività", cioè che per essere gay bisogna esserlo in un certo modo, quelli che gli etero chiamano "gay normali" (stesso discorso per le lesbiche); poi il concetto di "transnormatività", cioè che per essere trans bisogna esserlo in un certo modo, tipo i/le trans che passano perché hanno vinto la lotteria genetica o quell* che grazie a interventi chirurgici si considerano vere donne e veri uomini; e infine il concetto di "omonazionalismo", cioè usare i diritti concessi agli LGBTQIA+ per far apparire splendido il modello neoliberale occidentale per giustificare politiche anti-islamiche e anti-immigrazione.
Nel complesso è stato abbastanza interessante, sinceramente pensavo mooolto peggio.
No.8761
>>8760Se ti è piaciuto quel saggio lì, forse ti piaceranno i libri di Byung-Chul Han.
No.8762
>>8761In realtà dicevo appunto che accusare il neoliberismo mi pareva troppo scontato e che il saggio non m'è sembrato epocale. Ho dato un'occhiata veloce e l'autore che suggerisci sembra effettivamente anche lui dello stesso filone. Grazie per il consiglio, che è sempre benvenuto!
No.8784
>>8762Sì, la roba del tardocapitalismo è iniziata come effettiva critica che aveva senso molti anni fa ma ormai è un meme per vendere libri e conferenze e fare views sui social.
No.8872
L'ho scoperto nello stesso periodo di questo
>>8274, tratta anch'esso delle facoltà cerebrali aumentate.
Il libro è del 1954 e in certe parti non è invecchiato bene. Ma è un buon libro di fantascienza che fa pensare ad argomenti importanti. Lo spunto di partenza è l'improvviso aumento del quoziente intellettivo di tutte le creature terrestri. Lo consiglio.
No.8894
Il primo. Dalla descrizione avrebbe dovuto tracciare dei paralleli tra i due autori, invece sono solo due rece per i fatti loro: la prima, molto generica e breve, su alcune opere di Sade (120 giornate, Justine, Juliette); la seconda, più lunga (occupa praticamente tutto il libro), dove fa un'analisi dei Canti di Maldoror che, tra citazioni e note, quasi rende inutile leggere l'opera originale. Son scritte bene.
Il secondo. Anche se nel titolo c'è "child", si occupa principalmente delle persone puberi e adolescenti nel contesto anglofono (UK, USA, Australia). Argomenta sull'agentività (la voglia de scopa') e sulla soggettività (come si vive lo scopaggio) dei ragazzi in modo sociologico. Per un anon di lungo corso non dice niente di diverso da quello che si legge sui chan (l'unica differenza è che non dà totalmente contro le femministe come i negri, ma riconosce alcuni contributi positivi portati da loro). Ogni tanto parte qualche supercazzola, ma nel complesso spiega bene la sua posizione.
No.8912
>>8911Che porcata di libro, l'ho sfogliato ed era un misto di cringe e lolwuttate. L'autore è palese che si arrapi con le fantasie sadomasochistiche.
No.8913
>>8912Beh, soprattutto nella parte finale in effetti l'ho trovato esagerato (
mi riferisco all'orgia gaia), comunque è una distopia fittizia. A me ha colpito il fatto che pur essendo stato scritto nel 2006 dipinge una Russia con un sovrano assoluto, uno stato pervasivo e in perenne tensione prebellica, un'Europa definita debosciata e in stadio finale, la Cina come partner con cui litigare e fare affari, funzionari statali in parte corrotti e in parte servitori acritici e fanatici, la visione della Rus' come centro del mondo, le altre etnie viste come palesemente inferiori e il ritorno della religione ortodossa a regolare la vita della gente. Io ci ho trovato la Russia di questi giorni, tranne le robe più esagerate, e se l'autore ne ha scritto anni fa vuol dire che fanno davvero parte dell'anima russa.
No.8914
>>8913Sul background culturale ha senso, quello ti do ragione ma è caricaturale, più che distopia la definirei una caricatura ecco, in quell'ottica magari è leggibile.
Però immagina se avessero scritto un libro portando all'estremo il berlusconismo e la cultura puttanieristica degli anni '00 sì grassi lulz ma non potrebbe essere più distante dalla realtà.
No.8919
>>4957Si, proprio lei, Silvana "Adamo e Adamo, vi presento il mio Carcano", De Mari.
A parte quello, "L'ultimo elfo" è un bel libro per ragazzi.
La lettura è scorrevole, forse un po' ripetitiva in alcuni punti, ma ho apprezzato come la narrazione fosse in terza persona, ma non da un narratore onnisciente bensì come dal punto di vista di ogni personaggio e caratterizzata a seconda della personalità/conoscenze di ognuno di essi. Una sorta di ibrido prima/terza persona.
Parlando di opinioni politiche ficcate a forza nel libro non ne ho trovate come potevo aspettarmi, tranne una.
Nel mondo dove è ambientata la storia esiste ad un certo punto un governo che sembra la visione parodistica del comunismo, quella secondo cui tale sistema prende tutto al popolo nel nome della condivisione senza però lasciare nulla a nessuno se non ai membri del partito.
No.9017
>>9012esiste una foto di quest'uomo dove non sembra un cattivo di James Bond?
No.9029
>>9017impossibile, è ebreo
No.9050
>>9012Gli studi psicologici che contano davvero sono tenuti nascosti al pubblico.
No.9051
>>9050Nel senso che si tratta di sapere iniziatico o nel senso che sono in paper e libri accademici poco pubblicizzati?
No.9267
>>9266E' sempre interessante leggerti culturanon. Ti spero sereno
No.9384
>>9381Ho appena letto di uno che ha provato a leggere Ulisse nella traduzione di Celati, ma l'ha droppato dopo 50 pagine. Invece è riuscito a finirlo, dopo un mese e mezzo, nella traduzione di Terrinoni per la Bompiani.
No.9385
>>9384Posso provare a cambiare traduzione. Ho provato anch'io quella di Celati ma dopo un po' mi sembrava di non capire niente, come ho accennato nell'altro filo. Ho visto che la trad di Celati è molto simile alla versione inglese, ho pensato di avere problemi proprio con lo stile di Joyce.
No.9575
>>9574Il secondo l'ho letto, molto bello e interessante. Ci sono una marea di virus letali in giro per il mondo, è bello saperlo. La parte che mi è piaciuta di più è stata la storia dell'AIDS e sapere che è stato più o meno possibile tracciarne la data dello spillover del virus da scimmia a umani intorno ai primi anni del '900!
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