No.9966
Inventarsi nuovi sketch come si è sempre fatto?
No.9968
Proprio lui lo dice, che non fa ridere da vent'anni.
No.9969
Sì, fare comunque gli sketch che si vogliono fare ed accettarne a testa alta le conseguenze.
La verità è che alcune rappresentazioni non sono più rappresentazioni attuali, per quello fanno meno ridere, hanno meno senso.
Ma teoricamente niente vieta di fare sketch coi negri con l'osso al naso o deridere gli islamici, i terroni e tutti gli altri subnormali.
La sfida è: riesci a far ridere in questo modo? Perché se non ci riesci e fai roba che diventa imbarazzante per chi la vede, vai a casa.
No.9970
Era umorismo da boomers e da ragazzini che non avevano internet.
No.9971
>>9969>non sono più rappresentazioni attuali>deridere gli islamiciFa ridere perché tutte le rappresentazioni fatte per deridere gli islamici si sono rivelate attualissime, tanto che gli stessi hanno sempre poi sentito il bisogno di dimostrare il fatto che fossero attuali uccidendo gli stessi che li rappresentavano come estremisti (ma anche quelli che facevano molto meno, giusto per essere sicuri).
No.9972
>>9971Tristemente vero. Cioè, immaginate un comico di zelig terrone e quindi con la pelle scura vestito da sabbianegro che sul palco fa "G NOOOOOOOOOOOOOOOOO NON LO VOGLIO IL SALAME SULLA PIZZA SONO MUSSULMANOOOOO" e tutti che ridono scompisciandosi dalle risate. Minimo minimo avremo i primi attacchi terroristici islamici in italiani, lol.
No.9973
>>9972Eh già chissà cosa succederebbe cioè mille attentati al giorno
No.9974
>>9971Sì sì ma non volevo aprire un sottothread sui musulnegri, se c'è qualche comico che riesce a farci dell'ottimo umorismo lo faccia, castrarsi in anticipo dicendo "eh ma non si può più dire niente" lo trovo triste.
No.9975
>>9973Ora lo mando alla moschea sotto casa tua.
No.9976
La soluzione è smettere di dare il megafono a chi si offende per professione. Faccio comunque presente che abbiamo avuto politici che per decenni hanno fatto silurare comici a loro invisi, che vengano anche a fare le verginelle sulla questione facendosi cantori della libertà di espressione fa ridere.
No.9980
>>9975Hanno fatto quello sketch per anni sulle reti nazionali, tra l'altro Luca e Paolo non fanno del politicamente scorretto una bandiera, non hanno mai fatto quella comicità che punta esplicitamente a far scoppiare culi.
Semplicemente hanno avudo una bella idea, che (udite udite) faceva ridere. Il fatto che scherzassero su un terrorista e su migliaia di morti americani non ha creato polveroni, perché erano gag divertenti. Onestamente mischiare il dialetto genovese con Bin Laden è stato un buon meccanismo comico.
Cioè il video che ho postato fa cagare ma ce n'erano di bellissime.
No.9981
>>9980ad andy luotto nel 1985 lo volevano uccidere per il personaggio dell'arabo, ricevette minacce
No.9985
>>9980>mischiare il dialetto genovese con Bin Laden Insomma il mischiare l'orrore e il dramma della storia con una dimensione provinciale minima italiana. E' una grande idea e funziona, ed e' quello che rende lo sketch diverso da un'imitazione genericamente razzista.
No.9986
>>9985Esatto, hai detto meglio quello che intendevo dire prima.
Se hai buone idee e uno stile coerente, puoi dire qualsiasi cosa.
Ultimamente qui qualcuno aveva postato Lundini che cantava "bingo bongo vengo dal congo" o qualcosa del genere. Pur non essendo io un suo fan, lo sketch faceva ridere, c'era il nero che appariva per cambiare gli strumenti sul palco, insomma c'era una gag divertente, un dispositivo comico.
No.10615
>>10614Sì, se hai mai visto uno spettacolo di Ricky Gervais sai che si può dire qualsiasi cosa, basta trovare il giusto modo, un modo che sia appunto satirico, che abbia un meccanismo, che faccia scattare un controsenso, qualcosa perdio.
No.10617
>>10615Essere sempliciemente comici proprio no…
Ci vuole il metodo. E vedere questo schifo in Italia che si sosteneva fosse al sicuro da queste minchiate è davvero deprimente.
No.10618
>>10617Il metodo è essere comici.
Ma in Italia la comicità pop è imbarazzante, basta pensare a Pio ed Amedeo.
Ma è un discorso ampio, il punto base è che uno dei cardini della comicità occidentale è che non puoi ridere di chi è considerato debole (la definizione di debole varia col tempo). Questo concetto è assente nella visione Italiana della commedia che tende a ridere di qualcuno che è il pubblico ma più ignorante/povero/sfortunato/etc in modo che il pubblico veda non se stesso ma il collega.
Questa visione tradizionale cozza con quella occidentale che millenial e zoomer (ma non solo) hanno importato dall'America.
No.10621
>>10618E' una comicità ben diffusa in america vedi ad esempio i simpsons o i griffin.
Quale "potente" ti deridono?
Il problema, quello vero, è il voler forzare una propaganda politica dove non c'è.
Un personaggio che dice "negro" non è semplicemente UN personaggio e QUEL personaggio, confinato in QUEL contesto. Se qualcuno dice "negro" significa che chi ha scritto quel dialogo odia i negri e quel personaggio serve a fare propaganda anti negra.
Questa è una retorica la cui funzione è imporre un totale controllo sui media, che sotto la logica di "tutto è un messaggio politico e se non è un messaggio comunista è un messaggio sbagliato, e deve essere censurato senno i negri piangono" serve ad assicurare la demonizzazione dei "problematici" e che tutti i media diventino portatori del messaggio giusto, che fa votare il politico giusto e censurare i nazisti/omofobi/misogini/cazzate che osano avere un parere diverso da quello imposto dal grande fratello.
No.10622
>>10621>Quale "potente" ti deridono?Mr. Burns, il medico, tutte le celebrità che partecipano - ricordiamo che i Simpsons sono partiti come controcultura, prima di diventare essi stessi parte della cultura dominante.
> la cui funzione è imporre un totale controllo sui media,Certo che si.
>Se qualcuno dice "negro" significa che chi ha scritto quel dialogo odia i negri e quel personaggio serve a fare propaganda anti negra.Non è proprio così. Se qualcuno dice negro, e quel qualcuno non è il cattivo (od un nero), significa che chi ha scritto quel dialogo odia i negri. Questo è vero? boh, forse si forse no.
Ma la parola negro è un esempio abbastanza estremo, non penso ci siano parole più proibite di quella nella cultura americana.
Però si stava parlando di comicità, chi è che fa ridere dicendo negro?
No.10623
>>10622>chi è che fa ridere dicendo negro?I negri.
No.10624
>>10623A loro è consentito, quindi il problema non si pone.
No.10634
Se un giorno si riuscirà veramente a decentralizzare la veicolazione di contenuti e la sua monetizzazione allora si aggirerà il problema: chi vuole si fa la sua piattaforma, o si appoggia a qualche istanza già pronta, e via. Perché quando si dice che "non si può dire niente" in realtà si sta dicendo "se dicessi certe cose smetterei di lavorare", cioè ti bannano. Odysee sembra promettente e vedo che già lo usano (più come backup e per riservare l'username, credo) anche dei nomi "grandini" tipo AVGN, Meatcanyon, etc.
No.10636
>bawwww non si può dire nientehh la ditatura del politicorettoooh
Nel frattempo Gervais su (((Netflix))) dice il cazzo che vuole perché (udite udite) lui sa far ridere.
No.10642
>>10636Gervais non fa più ridere da mò. Fa battute sempre sui soliti argomenti ed è derivativo di sé stesso. L'unica aggiunta che ha fatto è salire sul carrozzone dei comici che odiano l'"ideologia" transgender senza far ridere come tutti gli altri. Anche l'ultima serie che ha fatto è una chiavica da vecchio boomer.
No.10659
>>10636>dice il cazzo che vuole Insomma, è palese che si trattiene, sono battute tutto sommato piuttosto blande, più delle frecciatine che una vera critica. Gervais dice il cazzo che vuole solo quando sa che il gruppo che attacca non può veramente controattaccare con efficacia, come i cristiani. Non l'ho mai sentito fare una battuta sui musulmani, per esempio, nonostante siano quelli che nel suo paese hanno fatto più danni, tra attentati e traffico di esseri umani. Quindi no, anche lui non dice "il cazzo che vuole", imho. Dice quello che gli è consentito dire. Solo che il suo recinto è un tantino più grande di quello degli altri.
>perché (udite udite) lui sa far ridere.No, è perché lui è Ricky Gervais, quindi gli si allenta un po' il guinzaglio, anche perché è parte del suo personaggio essere (fintamente) controverso, quindi si deve concedere un po' di più.
Se un comico sconosciuto avesse fatto le sue stesse identite battute, per quanto blande siano, sarebbe stato linciato.