>>19675E invece questa che hai postato ora mi piace un botto. Sì, sembra un po’ “Napoli scopre l’idm nel 2020”, ma ci sono talmente tanti echi di influenze di artisti che non so quale sia la fonte.
Mi spiego, per esempio si sentono fortissimo Aphex Twin, BOC, Autechre, Plaid e compagnia ma è roba che nella musica è stata ripresa e ri-ripresa fino a diventare parte di un immaginario collettivo che può tranquillamente esserti arrivato da una pubblicità di un profumo che hai visto da piccolo. E la colonna sonora non era nessuno di quelli citati, era un pezzo dei Subsonica.
C’è una cassa che non capivo a quale sottogenere della techno appartenesse ma ci ho riflettuto meglio e mi sono reso conto che è OVVIAMENTE un mischiotto tra goa e tekno da rave illegale in Italia a cui avranno assistito qualche volta da lontano. Quel momento è l’equivalente di come suonava Gas rispetto alla techno e la trance europea degli anni 90 - video relato.
Poi sì, ci sono influenze sicuro più dirette come appunto Yung Lean (e cloni) e la parte più scura di Sophie (e cloni).
Il risultato, appunto, è un eco. È quello che voleva fare lopatin con la vaporwave prima che gliela troncassero gli americani con quelle cafonate che hanno fatto girare sotto forma di meme. Non è un esperimento attualissimo ma l’esecuzione è storicamente corretta, perché il vissuto di un ragazzetto italiano non puoi reciderlo dal fatto che *é italiano*.
Le mie prime produzioni per dire erano praticamente hardcore/jungle inglese del 93. Io l’unica cosa del genere che avevo ascoltato ufficialmente erano i primi singoli dei prodigy. Gente più vecchia di me mi diceva che era tutto “un po’ troppo già sentito”, ma a me non sembrava. A me quella roba era arrivata attraverso le partite a wipeout con gli orbital e sash sotto o sui menu di ape escape. Con i bumper di MTV e le colonne sonore dei film di fantascienza. Che ne sapevo che esisteva un genere musicale così. La mia era un’interpretazione da hauntology involontaria di roba che avevo vissuto di seconda terza mano o meglio ancora in prestito, mai posseduta davvero. Tutto questo in Italia, con la sensibilità di uno che per anni ha creduto che “la musica dance” fossero solo Gigi D’Agostino e gli Eiffel 65 e nel mentre collezionava la discografia dei Radiohead e dei Korn. Età pazzesca i 14 anni.
Insomma promossa dai.