>>45609Massì, ma questo è opinabile, alla fine è la libera scelta di ciascuno.
A me, pensando al ruolo che ricopro nella catena produttiva globale, viene naturale schierarmi da una parte precisa. Tu avrai un altro ruolo, o una tua inclinazione…
Il sovrano attuale per quanto mi riguarda mi offre (neanche) tante piccole permissioni, ma davvero pochissima libertà.
Il comunismo non son per forza Mao o Xi, non è per forza Stalin, è una cosa che come viene viene, imbastito da un'avanguardia che prova a perseguire (per quanto possibile) una precisa linea politica. Per questo motivo funziona meglio più persone coinvolge, e più articolato (e giusto) è il suo discorso. Non è per niente un processo minoritario o impositivo.
È quasi uno "stadio superiore dell'essere [politico]" che però è alla portata di tutti. Che poi sia difficile praticarlo… beh, viviamo in un sistema ostinatamente anti-comunista.
In condizioni più neutrali probabilmente sarebbe più semplice. Ma non per questo bisogna demordere… è un'idea che si trascina nei secoli, è una cosa tipo l'autodeterminazione dei popoli… trattarlo come "alternativa", come piano B, non ha senso.
Non è una scappatoia, è invece una novità singolare, un modo nuovo e specifico di condurre l'esistenza. Quello marxista è lo studio e l'applicazione di regole anti-mercato per spostare l'ago della bilancia dalla parte dei lavoratori. Poi ci sono stati i tentativi, più o meno riusciti, che han preso strade diverse.
Ci sono comunismi che sono comunisti senza sapere di esserlo, o dichiararsi. Ad esempio il movimento BLM in america, o basti pensare alle black panthers.
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