>>146609Non sono lui però sì, è una rottura di coglioni. Appoggio invece Diplomacy alla grandissima, e ci agigiungo twilight struggle tra i classicissimi.
Il mondo dei giochi da tavolo in Italia si sivide tra puristi del gioco tedesco senza dadi e senza interazione tra i giocatori (vedi ticket to ride) e i puristi degli americani tematici con le miniature dei personaggi, 1000 dadi, abilità oggetti sarcazzo manuali di 200 pagine, molto simili ali videogiochi.
Quelli che hai nominato tu se non sbaglio sono tutti filler, cioè giochini pensati per essere inseriti tra un gioco “vero” e l’altro (scusate la semplificazione). Sono anche al limite del party game, cioè quella roba che giochi quando hai normie a cena da te che non si interessano al gioco da tavola. In questo post faremo finta che non esistono.
La verità è che anche tra i giochi “veri”, nel 2023 praticamente tutti quelli veramente belli sfuggono alla categorizzazione tedesco vs americani. A parte qualche rimasto, gli altri game designer cercano di trovare un equilibrio.
Vai su boardgamegeek e cerca di capire cosa ti attira. Scegli tra i giochi con voti sopra al 7.5 per iniziare. Purtroppo è difficile orientarsi fino a quando con l’esperienza non capisci da te quali meccaniche di gioco ti interessano e quali no (deckbuilding? Cooperativi? Ruolo? Dadi? Bluff? Etc etc)
Ricordati inoltre che su boardgamegeek vige una preferenza per i giochi europei, quelli più matematici, bilanciati e logici. Non dar retta. È vero che gli americani puri sono roba da schizzato ma ripeto, punta sulle vie di mezzo. Tirare i dadi é divertente, se così non fosse non esisterebbe la ludopatia.