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 No.146432

E niente, mi sono letto tutto il getting started di Godot, c'è voluta un'oretta:
https://docs.godotengine.org/en/stable/getting_started/introduction/index.html

Poi ho seguito "Your first 2D Game", pure qui un'altra oretta:
https://docs.godotengine.org/en/stable/getting_started/first_2d_game/index.html

E sono sbalordito, è veramente semplice e potente, molto figo. Mi sono sempre tenuto alla larga da Unity e roba simile perché troppo ricchi di feature e pertanto con una complessità e curva di apprendimento che poco si adattava a quanto potessi fare nel mio tempo libero.

Ma Godot mi ha svoltato il weekend, dopo quasi 10 anni di inattività è forse la volta buona che mi rimetto a pastrugnare coi giochini.

 No.146433

Effettivamente ne sentivo parlare bene su plebbit con gente che diceva che aveva abbandonato Unity per Godot e che questo stava andando nella direzione giusta.
L'unica cosa che mi frena però è che se cerco la lista dei migliori giochi fatti con Godot non è che sia proprio entusiasmanete.

 No.146434

>>146433
>L'unica cosa che mi frena però è che se cerco la lista dei migliori giochi fatti con Godot non è che sia proprio entusiasmanete.
Eh, ho capito, ma non ha senso guardare la lista dei migliori giochi fatti con Unity o Unreal o salcazzo perché tanto non sei uno sviluppatore di professione con infinito tempo libero che ci si mette con un budget serio. Alla fine Godot in questi anni è stato l'underdog scelto prevalentemente da hobbysti.

se guardi itch.io è pieno di roba molto graziosa

 No.146435

Approfitto del thread

Io sogno di sviluppare una sorta di cosa-narrativa-a-scelte/social sim con le stat/rpg-senza-il-combat-system (NON immaginatevi una visual novel - al limite la parte manageriale/social di persona senza la graficona in 3D oppure disco elysium).
Insomma, nella mia testa è una cosa da beginner, perché non richiederebbe sistemi complessi di gameplay, fisica e così via.
D’altra parte Unity mi sembra overkill e Godot mi sembra inutile all’accrescimento personale, nel senso che preferirei familiarizzare con un linguaggio di programmazione “vero”.

Da ragazzino ho fatto un botto di giochini con game maker, scrivendo gli script in gml e non con l’interfaccia drag n drop. Godot come concetto sembra simile. Solo che, oltre a non essermi servita a un cazzo l’esperienza con game maker, l’engine era incredibilmente limitante (all’epoca anche solo fare un menu con l’inventario gestibile richiedeva raggiri del sistema pazzeschi, non esistevano librerie, le cose che riuscivano bene e facili erano i topdown shooter, i platform e le robine arcade, infatti i giochi di successo fatti con game maker sono cose tipo hotline miami - a me serve concettualmente l’opposto di hotline miami)

Enniente, magari oppì mi dice la sua

 No.146437

>>146435
>nel senso che preferirei familiarizzare con un linguaggio di programmazione “vero”.
Cosa intendi? Con Godot puoi usare c# che è un linguaggio usato in enterprise o gdscript che è praticamente python. Cosa vuoi imparare esattamente?

GML e game maker si sono evoluti molto, ottimi giochi sono stati sviluppati negli ultimi 5+ anni e ha anche esso librerie e un marketplace.

Per quello che descrivi pare ti serva renpy

 No.147321

File: 20240929_153115.jpg (249.36 KB, 1365x1457)

E niente, pure Godot è andato woke

https://x.com/Grummz/status/1840162056928145740

 No.147322  SALVIA!

File: 13jpqvv.jpg (34.12 KB, 399x485)

>>147321
>usa "woke" come un insulto
>nello stesso post in cui si lamenta della moderazione del termine "woke"

 No.147325

>>147321
Sto seguendo questo engine da anni e ho praticamente droppato Unity per tutti i miei progettini personali in favore di Godot perché ultimamente è diventato troppo lento e pesante ma questa polemica mi ha fatto girare i coglioni.

Il fatto che dietro al progetto ci fosse gente definibile "woke" è cosa risaputa… ma a dirla tutta, quasi tutta l'indistria è infestata da gente con i capelli colorati e con i pronomi in bio che si mettono ad urlare se non li assecondi e fanno virtue signaling ogni volta che ne hanno l'occasione.
Il tweet stesso è stato fatto di merda: non è la prima volta, mi risulta, che il team dietro Godot ha teso una mano verso il mondo LGBT, e non c'è nulla di male in questo…non sono manco i primi a farlo! Ma il tono del Tweet in questione era una presa per il culo che cercava di stuzzicare una reazione da una certa categorie di persone…la reazione che c'è stata ed è stata gestita con il culo dalla suddetta community manager con i capelli verde fluo.

Mo è nato un nuovo fork chiamato Redot che ha come main feature l'essere apolitici (LOL, sarà…). Seguo anche loro per vedere che succede ma non gli do troppa fiducia.. un engine è un progetto bello complesso da mandare avanti. Ho i miei bei dubbi.

In ogni caso, finchè il drama non va a peggiorare lo stato dei lavori sul engine, per quanto mi riguarda possono pure sgozzarsi a vicenda su questo argomento. E nessuno mi impedisce di fare un gioco sulle tematiche che IO ritengo di voler fare, quindi sticazzi.

 No.147327

>>147325
>ma a dirla tutta, quasi tutta l'indistria è infestata da gente con i capelli colorati e con i pronomi in bio
su questo non posso darti torto, ma il punto penso sia che questa volta hanno veramente pisciato fuori dal vaso.

>nessuno mi impedisce di fare un gioco sulle tematiche che IO ritengo di voler fare

per adesso

 No.147329

>>147327
Che abbiano pisciato fuori dal vaso è palese. Mi dispiace però il "non tentativo" di rimediare…fosse stata un azienda e non un progetto FOSS a st'ora sarebbe rotolata qualche testa.
Mi dispiace perché questo modo di fare polarizza la gente e infatti ho visto spuntare cime funghi anche gente abbastanza estremista dal "altra parte" (oltre ai moderati, ci mancherebbe) che poi danno legittimità ai rant di sti disadattati.
Tra le teorie del complotto che ci stanno ricamando sopra c'è chi pensa che il nocciolo del problema nasca da Rémi Verschelde, il mantainer del progetto. Sinceramente, per quanto Juan possa essere far left mi è sembrato sempre meno "attivista" del suo compare.

>per adesso

Che possono fa? Il progetto è Foss. La licenza è MIT e non puoi cambiarla cosi a cazzo, inoltre puoi benissimo Forkare il progetto e farlo tuo (come hanno fatto con Redot). Se io domani voglio fare un gioco con Godot dove ammazzo i neri (tra l'altro… cosa che feci gia anni fa ispirato al caso Traini di Macerata e la postai qua dentro) i curatori del progetto si possono solo attaccare al cazzo.

 No.147330

>>147325
Lollo perché l'anno scorso c'erano tutti i dev hippy del cazzo con i forconi alzati contro la fee per install di Unity, pronti a passare a Godot (o UE, che è di Epic Games, la fottuta Spectre al confronto ma va bè). Tanto mica è una cazzata cambiata engine da un giorno all'altro, nossignore.
Ovviamente tutti mestamente tornati su Unity, che pochi giorni fa ha anche detto che ha tolto la fee.

Ricordo un coglione su Discord che fece un sondaggio su chi sarebbe passato a Godot. Ebbe una trentina di risposte da ragazzini wannabe che a malapena sanno aprire l'engine e sulla base di quello propagandò funeree predizioni sul futuro di Unity.

Io per inciso non ho mai smesso per usarlo, né per lavoro né per progetti personali, è molto comfy e se hanno fatto spergare un po' di culi di sviluppatori dai capelli colorati, ben venga.

>a dirla tutta, quasi tutta l'indistria è infestata da gente con i capelli colorati

Non so come si chiami questa fallacia logica, nel dubbio la chiamerò "cazzata". La games industry non è il circlejerking su X che fa visual novel sui travioni o il diversity hire che fa il community manager, quella è la carne da cannone completamente inutile in produzione e che viene usata alla stregua di una mascotte.

 No.147331

File: GZToJKAWQAA7QeQ.jpg (71.21 KB, 785x714)

>>147330
ma certo

 No.147332

>>147331
>posta uno screenshot che conferma esattamente quello che dico
OK.
Questa è un HR, ergo non decide un cazzo a livello creativo, probabilmente sa a malapena cos'è il brand Halo ed è stata messa lì a fare da mascotte per i bravi gentili.
Innegabilmente può creare nei problemi in un team, perché sicuramente porta a bordo torme di diversity hire che non sanno fare un cazzo e organizza robe stile The Office tipo la giornata dell'uguaglianza frocia.


Ma alla fine della fiera il gioco lo shippa lo sviluppatore basement dweller con la bandiera dei confederati e i pepi rari, che per colpa di sta negrona obesa probabilmente si trova a spegnere fuochi tutto il giorno finché il gioco non esce fuori uno schifo (vedi alla voce Halo Infinite), ma almeno esce.
La gran parte dell'industria di videogiochi (per fortuna, aggiungerei) è composta ancora da maschi bianchi, e ogni tentativo di cambiare questa cosa fallisce miseramente.

Fonte: sono uno sviluppatore basement dweller.

 No.147333

io passo solo per dirvi che nel mondo reale a nessuno importa di ste cagate, sono in tre "circoli" di game making e non una persona ha menzionato il possente drama causato dall'aver "veramente pisciato fuori dal vaso" con un tweet della minchia

solo chi vuole inorridirsi e indinniarsi a tutti i costi dà retta a ste minchiate e si preoccupa del colore dei capelli altrui, e lo dico benché sia il primo a evitare IRL le cesse cagacazzo al neon

 No.147334

>>147333
Ovviamente questo. Sono gli ultimi rantoli dei pundit di Kotaku e affini, che succhiano gli ultimi soldi che sono rimasti alle media company.
Nel mondo reale (per fortuna) le persone normali oltre "Anvedì er nuovo Assassins Crìd" non vanno, al massimo i figli giocano con la Switch.
Immagina fottersene per più di cinque minuti del drama online di un engine open source (per carità bellissimo, ma sticazzi).

 No.147335

>>147330
>>147332


>Non so come si chiami questa fallacia logica, nel dubbio la chiamerò "cazzata". La games industry non è il circlejerking su X che fa visual novel sui travioni o il diversity hire che fa il community manager, quella è la carne da cannone completamente inutile in produzione e che viene usata alla stregua di una mascotte.


Sni. Non sono presenti in TUTTA la fase produttiva ovviamente, ma ci sono e possono fare comunque danni: arte, marketing e HR. Inoltre non è per forza necessario che ci sia una testa colorata in ogni fase per rompere il cazzo, ma che venga assecondata… che poi è il motivo di questo casino che è successo. La cazzata l'ha fatta questa community manager dal inizio alla fine, il fatto che sia stata assecondata e ancora oggi ricopra il suo ruolo mostra un problema che è si è diffuso a macchia d'olio.

>Ma alla fine della fiera il gioco lo shippa lo sviluppatore basement dweller con la bandiera dei confederati e i pepi rari, che per colpa di sta negrona obesa probabilmente si trova a spegnere fuochi tutto il giorno finché il gioco non esce fuori uno schifo (vedi alla voce Halo Infinite), ma almeno esce.


Ah beh, allora scusa! Dici poco il fatto di sputtanare totalmente un gioco che è costato un bordello di ore lavoro solo per essere più "inclusiv". E non solo nel mondo dei videogiochi…
In questo caso specifico hanno dimostrato che determinate persone non si fermano di fronta a nulla, neanche di fronte a sponsor platinum se non sono allienati con i loro ideali (e parliamo di soldi qui, cose concrete). Direi che per lo meno valga la pena rendersene conto e non fregarsene.

 No.147347

E insomma come al solito è stata la classica pianginata rappresentata male per tossicità politica, che sorpresa, chi mai se lo sarebbe aspettato?

 No.147348

>>147335
>Ah beh, allora scusa! Dici poco il fatto di sputtanare totalmente un gioco che è costato un bordello di ore lavoro solo per essere più "inclusiv".
Ma di che parli? Dimmi un solo gioco rovinato dal woke. Concord era un'idea del cazzo e basta, un hero shooter nato morto e avrebbe fallito a prescindere.
Anche Overwatch era ultrafrocio (Tracer lesbica, tutti genderfluid ecc) ma all'epoca il genere andava e Blizzard i giochi li sa fare. Sorpresa, il gioco ha venduto.

>>147347
Lol, lmao persino

 No.147349

>>147348
cosi a caso mi viene in mente AC Shadows e il voler mettere Yasuke come protagonista principale.

Tawna in Crash Bandicoot tornata dopo decenni come una forte figura femminile con il culone e i capelli colorati.

Dustborne ha ricevuto piu critiche che copie vendute.

Ma poi non dimentichiamo tutte le polemiche inutili: "Non esiste una Zelda di colore! Vergogna!" "Boicottiamo Hogwarts Legacy perché la Rowling ci sta sul cazzo!" "NON GIOCATE A QUELLA SPAZZATURA NON-INCLUSIVA DI WUKONG!"

E ci tengo a precisare di aver letto pure la fantomatica listona di giochi definibili "woke"… la quasi totalità dei titoli li dentro NON sono woke ma turbe di qualche ragazzino polarizzato.

 No.147350

>>147348
>Dimmi un solo gioco rovinato dal woke
Molti dei problemi di WoW derivano da dev woke che odiano i propri giocatori.

 No.147351

>>147349
>cosi a caso mi viene in mente AC Shadows e il voler mettere Yasuke come protagonista principale.
Non è uscito, non sappiamo nulla di come andrà e del gameplay. Venderà quanto un normale AC, perché come ho detto prima l'uomo medio, che è il target di AC, dice "anvedì er samurai negro".
>Tawna in Crash Bandicoot tornata dopo decenni come una forte figura femminile con il culone e i capelli colorati.
Non vedo come questo abbia potuto rovinare il gioco, è comunque stato molto amato, ben accolto e ha venduto bene. Perché il gameplay è solido e i dev hanno fatto bene il lavoro. Altro esempio non valido.
>Dustborne ha ricevuto piu critiche che copie vendute.
Unico esempio passabile, anche se dire "rovinato" è fuorviante. Un conto è se prendi Sekiro e ci metti le negrone genderfluid, Dustborne nasce proprio come roba woke fatta da quarantenni stile Mr. Burns.
>Non esiste una Zelda di colore!
Non mi risulta Zelda abbia cambiato colore, le hanno dato anche un intero gioco. Parliamo di giochi rovinati, non di strepitii di qualche mongoloide su X.
>"Boicottiamo Hogwarts Legacy perché la Rowling ci sta sul cazzo!" "NON GIOCATE A QUELLA SPAZZATURA NON-INCLUSIVA DI WUKONG!"
Idem con patate. Tutti giochi andati benissimo in vendite, con buoni voti dalla critica (nonostante qualche idiota isolato per Hogwarts Legacy). Non penso servano ulteriori dimostrazioni che il woke rimanga confinato nelle echo chamber, nel mondo reale arriva il produttore che ti prende a calci in culo e ti licenzia (e infatti in una situazione di layoffs continui, chi credi che vada via? Il colorato o il ciccione in tuta?).
>>147350
Mai sentita questa cosa, potrebbe avere anche senso ma se elabori mi fai un piacere.
Da giocatore di WoW mi sembra piuttosto che il Retail abbia seguito una normale parabola discendente e sia poi diventato il solito gioco con la dopamine rush per tenere il passo con FFXIV e la roba Hoyoverse. Non se è effettivamente sia woke, ho giocato un po' il Retail ed era pieno di storyline e cose inutili, ho smesso e tornato a Classic.

 No.147353

>>147351
>WoW
C'hanno ficcato dentro un po' di neri e coppie omosessuali, tutto qui. Che ci sta. L'unico "problema" è che prima non c'erano, quindi lore-wise tutti 'sti neri da dove sono spuntati? In Diablo ad esempio questo problema non sussiste perché neri e asiatici ci sono fin dal primo capitolo.
Tutto deriva dal fatto che Warcraft è un RTS del 1994, la "lore" iniziava e finiva in due pagine di manuale. E su questa base del cazzo c'hanno costruito una montagna… con cadenza bi-annuale, lavorando a ritmo forsennato, senza una direzione precisa specialmente dopo l'allontanamento di Metzen. "Renato Gallina di Stormwind ora è nero" non è nemmeno nella Top 100 dei peggiori retcon del gioco.
'Sta roba è woke? Sì, ma anche chi se ne frega.

Se invece Mr. Anon intende sistemi e gameplay, il problema è che Blizzard si muove mooolto lentamente per gli standard a cui siamo abituati oggi. Ad esempio, se in League of Legends la Riot inserisse un sistema che fa schifo a tutti, tempo sei mesi l'han tolto dal gioco.
Blizzard in Legion s'è inventata l'Artifact Power, ovvero questa idea di farmare 24/7 per far salire costantemente il numerino. Ai tempi 'sta cosa piacque molto ai giocatori quindi venne riproposta in BfA, l'espansione successiva. Ma un po' come il leveling, può essere divertente da fare UNA volta.
Però a quel punto era troppo tardi, il design delle successive due espansioni era incentrato su sistemi del genere: non hanno cambiato una virgola nonostante il feedback della community. È questo che ha quasi ucciso il gioco. C'hanno messo quattro (4) anni, due (2) espansioni, a risolvere il problema.
Non capisco che c'entrino i "dev woke", casomai saranno incompetenti. O è troppo competente la concorrenza, come preferisci. Il punto è che "vabbé sistemiamo tra due anni" poteva andare bene nel 2006; oggi la gente dice "vabbé allora i miei soldi li avrai tra due anni" e nel frattempo gioca ad altro.

>ho giocato un po' il Retail ed era pieno di storyline e cose inutili

Sì, l'esperienza per i nuovi giocatori è uno schifo confusionario e incomprensibile. E anche poco divertente perché non c'è alcuna sfida.
Retail è per chi vuole collezionare oggetti digitali inutili o per chi vuole provare content co-op PvE istanziato molto difficile. Se cerchi l'avventura e la progression long-term, non le troverai in Retail.
A tal proposito menziono Fellowship, che dovrebbe essere la modalità Mythic+ di WoW ma senza tutta la pallosa "parte MMO". Attualmente è in alpha, spero esca un buon gioco.

 No.147354

>>147353
>L'unico "problema" è che prima non c'erano, quindi lore-wise tutti 'sti neri da dove sono spuntati?
Sono >>147350 e no, non è quello il problema. Anche perché personaggi neri hai sempre potuto crearli.
Il problema sono proprio chi ci lavora, gente woke che odia i proprio giocatori.
Un bel esempio era il profilo di Valentine Powell, che però pare essere stato cancellato.

 No.147355

Possiamo tornare a parlare di game development invece di perdere tempo con i negri e i froci, per favore?

 No.147356  SALVIA!

>>147355
Il thread l'ho aperto io e purtroppo nessuno ha mai parlato di game development praticamente, io ho fatto un po' di giochini ma non voglio linkare il mio profilo itch perché mi autospotto, è roba piccolissima ma secondo me carina

Magari faccio un profilo più anonimo apposta e ricominciamo da un altro thread, qui ormai è tutto perduto per colpa dei ritardati delle echo chamber

lasciamolo morire



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