>>2382La misurazione del contenuto di radiocarbonio (isotopo 14) è un metodo di grande utilità che viene regolarmente impiegato in svariati campi e in particolare in archeologia. Serve a stimare l’età di qualsiasi reperto che contenga carbonio di origine organica (vegetale come legno, lino, cotone, o animale come lana, osso, pergamena). Si effettua misurando con sufficiente precisione il contenuto di radioisotopo nel reperto. Più il reperto è antico, minore è la quantità di radioisotopo presente. L’età può essere stimata su un arco di tempo che va da pochi secoli fino a diverse decine di migliaia di anni. La precisione è notevole (almeno per reperti non troppo antichi), dato che si può arrivare a contenere l’errore entro alcuni decenni soltanto.
Nel caso di tessuti come la Sindone, il carbonio misurato è quello contenuto nel lino e l’età stimata è quella dell’epoca in cui la pianta di lino fu coltivata. Alla stessa epoca fu ottenuto il filato e, probabilmente, fu tessuto il telo. Quanto all’esecuzione dell’immagine impressa sulla Sindone, invece, essa potrebbe essere posteriore, se venne usato un telo che allora era già vecchio. Quindi il test misura l’età del filato di lino ma non direttamente l’età dell’immagine, che potrebbe essere stata eseguita in seguito.
Nel 1988 tre laboratori, a Oxford, Zurigo e Tucson (Arizona), datarono al radiocarbonio il tessuto della Sindone con il metodo AMS (spettrometria di massa con acceleratore). In totale furono eseguite dodici misurazioni indipendenti. I risultati furono concordanti, nei limiti delle incertezze prevedibili con i mezzi tecnici dell’epoca. L’esito fu un intervallo di date fra il 1260 e il 1390, in perfetto accordo con i dati storici che vedono la prima comparsa della Sindone attorno al 1350.