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 No.2877

qualcuno ha considerazioni su questo?

contesto: libro scritto da una persona che non ha una vera e propria laurea in archeologia o letteratura classica, ma comunque molto documentato e apprezzato da alcuni professori del mio corso. Sostiene la tesi secondo la quale Iliade e Odissea derivino da saghe epiche tramandate da popoli baltici emigrati poi verso sud. Ha ricevuto diverse critiche legittime

 No.2887

C'erano gli Aestii (popoli baltici sulle coste dell'Estonia) considerati navigatori come gli scandinavi
Isole Hiumaa, Saaremaa, e Gotland
Saaremaa = Osilia = Ulisse?

 No.2888

Una mia conoscente aveva scritto la tesi di laurea in lettere classiche proprio su Felice Vinci.
Forse potrei recuperarla se interessa, ma ricordo una chiacchierata con lei una sera al bar dove ricordo che presentai la lista delle argomentazioni di Vinci che ricordavo di aver letto su Wikipedia, e lei a tutte oppose più o meno le controargomentazioni che si trovano online. Solo in un caso rivelò che non esiste spiegazione plausibile: il fenomeno del sole di mezzanotte.

Comunque il caso di Vinci è interessante ma non per le ragioni per cui si crede tipicamente.
La società contemporanea si ostina a trattare il mito come letteratura: è una follia.
Così come è sciocco supporre che l'idiotico evemerismo di Schliemann sia da sostituire con un altro, soltanto spostato a Nord.
Fiabe come quella di Cappuccetto Rosso hanno ALMENO seimila anni: perché il mito greco dovrebbe essere diverso? L'Iliade e l'Odissea sono importanti perché sono il momento in cui i miti sono stati FISSATI in letteratura, non il momento in cui sono stati generati.
Come tutta la mitologia, hanno probabilmente origini antichissime gettate nella notte dei tempi, e si sono contaminate e arricchite e impoverite fra tutti i popoli indoeuropei che hanno girato.

 No.2890

Sappiamo che c'era una strada dell' ambra che partiva dal baltico ed arrivava nel Mediterraneo. Per me, questo commercio ha trasportato anche delle storie, o degli elementi di esse, che sono poi state rielaborate nel contesto Greco.
Quindi io credo che siano state le storie, e non i popoli, a muoversi.

>>2888
E fondamentalmente questo. Bisogna capire che i miti e le fiabe sono un processo continuo di cui noi abbiamo (qualche) conoscenza puntuale.

 No.2895

>>2890
>>2888


è vero che sono storie ancestrali, ma dobbiamo riconoscere comunque la specificità del mito così come ci è pervenuto, quindi concentrandoci sulle intenzioni che stavano dietro la stesura del testimone originale

 No.2896

>>2895
Si, e le intenzioni erano pienamente greche. Troia alla fine l'hanno trovata, quindi mi pare assurdo credere che l'elemento baltico (o straniero in generale) fosse particolarmente importante.



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