>>762>Kularnavatantra, capitolo II, versi 7,8.Finalmente! Hai molta ragione. E hai torto :^) Tu stai descrivendo il percorso iniziatico dei Kaula, mentre la quasi totalità della sinistra occidentale si ispira agli Aghori. Effettivamente potevo essere più preciso. E ti dico di più: il Kularnavatantra descrive una via decisamente più autentica dei vari Aquino, Koetting, Karlsson. Unico che si salva, Grant: anche lui prescrive un periodo di studio (Student/Probationer), un periodo Dakshina (da Neophyte a Adeptus Exemptus, seguendo la Golden Dawn) e un periodo Vama (il lavoro sulle Qliphoth).
Dopo lui tinge tutto inutilmente con temi sessuali, ma vabbè. Infatti la via sinistra non si può percorrere da subito, bisogna prima avere esperienza dell'Abisso: decisamente non si può equiparare una maggiore esperienza psichedelica (l'Abisso) col meditare la prima volta in una stanza buia con una candela nera per 20 minuti (il primo corso del Dragon Rouge!).
>Vamacara vero è nivritti, ma tu lo scambi con aghora e pensi che sia obbligatorio fare certi gesti. Mi trovi (quasi) d'accordo: hai ragione nel dire che la via sinistra non è antinomista dei costumi sociali ("tu sei vegetariano quindi io mangio carne, tu sei casto quindi io suggello cazzi transessuali") ma indifferente alle norme. Però…
>Nivrittimarga non è "percorso del non fare la cosa sbagliata", lol. Non ci hai capito niente.Pra-vritti è sistemare i vritti, ni-vritti è non farli. È il significato letterale (prima ho postato la Bhagavadgita) e pure quello che traspare da Patanjali
merda, devo ritradurlo perché ho la traduzione decente nel vecchio ssd>PS: vamacara significa via dolce, non sinistra. È dolce perché marca l'accesso nella realtà di Devi."Meridione" e "sud" (entrambi letteralmente "mezzo giorno") indicano, tramite sineddoche
o qualcosa del genere, il punto cardinale. Vedi dove voglio arrivare?
>Sappi però che non otterrai la risposta che vuoi da me flammando. E invece l'ho ottenuta VIVA IL DVCE Sei bravo, anon, continua la Grande Opera.